Nella zona di Centocelle e Torpignattara, il 20 marzo 2025, si è svolta una puntata speciale di “4 Ristoranti”, il programma condotto da Alessandro Borghese, che celebra il suo decimo anniversario. Il format, trasmesso su Sky Uno e disponibile in streaming su NOW, ha mantenuto la sua essenza pur rinnovandosi. La puntata ha visto la partecipazione di un ospite d’eccezione, il comico romano Lillo, che ha un forte legame con i quartieri protagonisti dell’episodio. Insieme, hanno esplorato la ricerca della migliore osteria verace di Roma Est, un’area che sta vivendo una rinascita grazie a una ristorazione di alta qualità.
Le osterie in gara
I quattro ristoranti partecipanti, ognuno rappresentante di una diversa interpretazione della tradizione culinaria romana, sono stati Hostaria 100Celle di Marcello, Osteria degli Stolti di Alberto, L’Oste Amico di Emiliano e La Certosa di Loredana. La puntata ha visto trionfare Hostaria 100Celle, che ha saputo conquistare il palato di Borghese e Lillo. In questi locali, l’atmosfera è quella autentica delle trattorie, dove il menù riflette i sapori robusti della tradizione. Piatti come trippa alla romana, rigatoni con la pajata, coda alla vaccinara, filetto di baccalà fritto e coratella raccontano una storia di genuinità e passione per la cucina locale.
Ogni ristoratore ha ospitato a turno gli altri concorrenti, Borghese e Lillo, dando il via alla competizione. La fase di ispezione in cucina ha preceduto la degustazione dei piatti, con Lillo che ha assegnato un bonus di 5 punti al ristorante che più lo ha colpito. I voti, espressi su una scala da 0 a 10, sono stati attribuiti in base a location, menù, servizio, conto e una categoria speciale, che varia ad ogni puntata.
Il filetto di baccalà alla romana
Il filetto di baccalà alla romana è stato il piatto tematico di questa puntata, un simbolo della cucina romana. Questo piatto, che ha fatto il suo ingresso sulle tavole della città nel Cinquecento grazie ai mercanti nordici, ha trovato una particolare valorizzazione nella comunità ebraica, diventando un caposaldo della tradizione giudaico-romanesca. La preparazione prevede che il baccalà venga pastellato e fritto, risultando croccante all’esterno e morbido all’interno, un equilibrio perfetto di consistenze che racconta la storia culinaria di Roma.
La puntata ha messo in luce non solo la qualità dei piatti, ma anche l’importanza di mantenere viva la tradizione gastronomica, in un contesto urbano che continua a evolversi e a sorprendere con le sue proposte culinarie. L’interesse verso la cucina popolare romana è sempre più forte, e eventi come questo dimostrano come la passione per il cibo possa unire le comunità e promuovere la cultura locale.