A gennaio il commercio agroalimentare dell’Ue segna una ripresa con 19 miliardi di euro di export

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A gennaio 2025, il settore del commercio agroalimentare nell’Unione Europea ha evidenziato segnali positivi di ripresa. Secondo l’ultimo rapporto mensile pubblicato dalla Commissione Europea, le esportazioni hanno registrato un incremento del 4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore di 19 miliardi di euro. Le importazioni, invece, hanno toccato i 16 miliardi di euro, mostrando un aumento del 7% rispetto al mese precedente e una crescita del 19% su base annua, principalmente a causa dell’innalzamento dei prezzi di cacao e caffè.

Esportazioni e destinazioni principali

Le esportazioni si sono concentrate soprattutto verso il Regno Unito, che si è confermato come la principale destinazione, con un incremento del 3%. Anche le esportazioni verso la Svizzera hanno visto un aumento significativo del 16%, sostenute in gran parte dalla domanda di prodotti a base di cacao. Al contrario, le esportazioni verso la Cina hanno subito una flessione del 13%, una diminuzione attribuita a un forte calo delle esportazioni di cereali, come spiegato da Palazzo Berlaymont. I settori che hanno registrato una crescita includono il cacao, il caffè, i dolciumi e i latticini, tutti influenzati dall’aumento dei prezzi. D’altro canto, i volumi di cereali, oli vegetali e semi oleosi hanno mostrato una contrazione.

Importazioni e surplus commerciale

Per quanto riguarda le importazioni, si sono registrati forti incrementi provenienti dalla Costa d’Avorio e dal Ghana, mentre i flussi verso l’Unione Europea da Brasile, Ucraina e Russia hanno subito una diminuzione a causa di minori volumi. Il surplus commerciale si è ridotto a 3 miliardi di euro, un dato che riflette l’aumento dei costi di importazione e le dinamiche di mercato attuali.

Analisi delle tendenze commerciali

Questi dati evidenziano un quadro complesso per il settore agroalimentare europeo, dove i cambiamenti nei prezzi e nei volumi influenzano le tendenze commerciali, richiedendo un’attenta analisi delle strategie future.