Alessandro Borghi: “Mi considero il meno macho tra i cowboy”

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Al Festival di Cannes 2025, l’attore Alessandro Borghi ha presentato il suo nuovo film, “Testa o Croce?“, un’opera che si distacca dalle tradizionali rappresentazioni del genere western. In questa pellicola, Borghi interpreta il personaggio di Santino, un buttero che vive una storia d’amore con Rosa, interpretata dall’attrice francese poliglotta Nadia Tereszkiewicz. La trama si sviluppa attorno alla visita di Buffalo Bill in Italia, combinando elementi storici e surreali, e creando un mix di avventura e romanticismo.

Il film e la sua trama

Testa o Croce?” è stato realizzato dai registi Alessio Rigo De Righi e Matteo Zoppis, che hanno sognato una narrazione che unisse il classico al moderno. Ambientato tra il 1890 e il 1906, il film esplora la storia di Santino e Rosa, in fuga dopo l’omicidio del marito di Rosa. La pellicola affronta temi di libertà e ribellione, con un rodeo che mette a confronto cavalieri americani e butteri italiani. Santino, che non possiede abilità nel combattimento, si trova coinvolto in situazioni pericolose, rendendo il suo viaggio una metafora delle fragilità umane.

La produzione è frutto di una collaborazione tra Ring Film, Cinema Inutile e Rai Cinema, ed è stata presentata nella sezione “Un Certain Regard“. La scelta di rappresentare un western con una narrazione contemporanea ha permesso ai registi di integrare tematiche attuali, rendendo la storia di Santino e Rosa una riflessione sulle relazioni umane e le sfide della vita.

Un set creativo e collaborativo

Alessandro Borghi ha descritto l’esperienza di girare “Testa o Croce?” come un’avventura unica, caratterizzata da un’atmosfera di caos creativo. Il set, che si estendeva tra il Circeo e la Toscana, ha visto una comunità di attori e tecnici lavorare insieme in un ambiente stimolante e dinamico. Borghi ha enfatizzato l’importanza di affrontare i propri limiti e di esplorare nuove sfide artistiche, affermando che il suo personaggio rappresenta un “meraviglioso scemo“, un simbolo delle fragilità maschili.

La collaborazione con Nadia Tereszkiewicz ha arricchito ulteriormente il progetto. L’attrice ha condiviso il suo percorso di crescita personale durante le riprese, imparando a cavalcare e a immergersi nel caos del set. La sua interpretazione di Rosa, una donna in cerca di libertà e amore, ha aggiunto profondità alla narrazione, rendendo il film accessibile anche a un pubblico non cinefilo.

Un nuovo approccio al genere western

I registi De Righi e Zoppis hanno voluto “sovvertire il genere” del western, creando una storia che potesse risuonare con il pubblico contemporaneo. La loro visione ha permesso di esplorare nuove direzioni creative, portando a una reinterpretazione del genere che sfida le convenzioni tradizionali. Borghi ha riconosciuto l’influenza di Terence Hill nel suo personaggio, ma ha sottolineato come, durante le riprese, sia riuscito a distaccarsi da qualsiasi riferimento passato.

La pellicola “Testa o Croce?” rappresenta un’importante tappa nel percorso artistico di Borghi, che ha condiviso le sue riflessioni sul mestiere di attore e sull’importanza di raccontare storie con passione. In un’epoca in cui le dinamiche del cinema stanno cambiando, il film si propone come un’opera che invita a riflettere sulle origini del racconto cinematografico, mantenendo viva la tradizione pur abbracciando l’innovazione.