Il recente caso che coinvolge la superstar francese Gérard Depardieu ha scosso il mondo del cinema, in particolare durante l’apertura del 78° Festival di Cannes, che si è tenuto nel maggio del 2025. L’attore, noto per il suo ruolo in “Cyrano“, ha ricevuto una condanna di 18 mesi per aver aggredito due donne durante le riprese del film “Les Volets Verts” nel 2022. La regista Alice Rohrwacher ha commentato l’accaduto, sottolineando l’importanza di unirsi per affrontare le ingiustizie e promuovere il cambiamento.
Alice Rohrwacher, scelta dal delegato generale Thierry Frémaux per presiedere la giuria della Camera d’oro, ha espresso il suo desiderio che le parole si traducano in azioni concrete. “Le parole non sono solo chiacchiere, ma anche azioni giudiziarie”, ha affermato, auspicando che il movimento MeToo possa evolversi in un impegno più profondo per la parità e il rispetto. Quest’anno, il festival presenta 28 opere prime, tra cui il film d’apertura “Partir un jour” di Amelie Bonnin.
Rohrwacher ha evidenziato come il cambiamento nel settore cinematografico sia reale, ma sarà completo solo quando non sarà più necessario sottolinearlo. Ha sottolineato l’importanza della solidarietà tra donne, affermando che la lotta collettiva è fondamentale per superare il concetto di “prima donna”, che perpetua un sistema patriarcale. “Non c’è più una prima donna, perché le donne sono cambiate”, ha affermato, aggiungendo che lo sguardo femminile sta finalmente emergendo nel cinema.
La regista ha parlato dell’importanza delle opere prime, definendole come “tesori” che rappresentano la necessità dell’autore. “Il cinema non è solo intrattenimento, ma un mezzo per esprimere un’esigenza creativa”, ha dichiarato. Ha messo in evidenza come in Europa le opere prime dipendano spesso da finanziamenti pubblici e ha sottolineato la necessità di proteggere questa forma di creatività. Durante il suo lavoro come presidente della giuria, ha espresso grande curiosità per i film che potrebbero essere considerati immaturi o imperfetti, ma che possiedono la capacità di interpretare il mondo in modo originale.
Il primo film di Alice Rohrwacher, “Corpo Celeste“, ha ottenuto riconoscimenti alla Quinzaine nel 2011, e Cannes ha successivamente accolto altre tre sue opere, premiandola con il Gran Prix per “Le Meraviglie” e il premio per la migliore sceneggiatura per “Lazzaro Felice“.
Nonostante il calore della Francia, il rapporto di Rohrwacher con l’Italia risulta “complesso e straziante”. Attualmente, la regista sta preparando due nuovi film e si sente “libera e spregiudicata” come artista e come cittadina, sottolineando l’importanza di esercitare il diritto di voto e di non dimenticare la libertà di espressione.
Cannes ha voluto anche la presenza di Alba Rohrwacher, sorella di Alice, nella giuria presieduta da Juliette Binoche, che assegnerà la Palma d’oro. Alba ha espresso la sua gioia per questa opportunità, considerandola un segno positivo per il cinema italiano. La presenza di due sorelle nella giuria rappresenta un momento significativo per il riconoscimento delle donne nel settore cinematografico, evidenziando un cambiamento in atto.