Allergia ai pollini: alimenti consigliati e da evitare in primavera

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La primavera è un periodo di rinascita e bellezza, ma per chi soffre di allergia ai pollini, rappresenta anche un momento di grande difficoltà. Le persone colpite da questa condizione, che secondo le stime riguardano circa il 25% della popolazione, si trovano spesso a dover affrontare il contrasto tra il desiderio di godere delle giornate soleggiate e il fastidio provocato dai sintomi allergici. In questo contesto, è fondamentale conoscere quali alimenti possono alleviare i disturbi e quali, al contrario, potrebbero aggravare la situazione. La nutrizionista e naturopata Laura Quinti, operante presso il prestigioso Terme di Saturnia Spa & Resort, offre utili indicazioni su come orientarsi in questo delicato equilibrio.

Alimenti consigliati per chi soffre di allergia ai pollini

Laura Quinti suggerisce di seguire una dieta equilibrata e sana, evitando il più possibile gli zuccheri raffinati e limitando il consumo di grassi animali. È importante includere nel proprio regime alimentare una buona quantità di frutta e verdura, accompagnate da un’adeguata idratazione con almeno 2 litri di acqua naturale al giorno. Per chi ha problemi alle vie respiratorie, le tisane e i brodi caldi possono offrire un notevole sollievo. Tra i cibi da preferire, il riso emerge come un’ottima scelta, essendo privo di glutine e adatto a chi tende a sviluppare reazioni allergiche. Non può mancare il pesce, ricco di omega 3, che aiuta a ridurre i sintomi legati all’allergia. Le carni magre, come pollo e tacchino, cucinate in modo leggero, sono anch’esse raccomandate. La frutta secca rappresenta uno spuntino nutriente e benefico, mentre l’uva nera, sebbene non sia di stagione, è un valido alleato grazie al suo contenuto di resveratrolo, un potente antiossidante. Infine, la mela e il succo di limone si rivelano utili per supportare la funzionalità polmonare e apportare vitamina C, essenziale in questo periodo.

Alimenti da evitare durante l’assunzione di antistaminici

Durante i picchi allergici, che generalmente si verificano tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, è consigliabile prestare particolare attenzione a ciò che si consuma. Laura Quinti raccomanda di evitare gli alcolici, poiché possono intensificare i sintomi allergici e interagire negativamente con gli antistaminici. L’alcol è noto per scatenare reazioni avverse, come arrossamenti cutanei e congestione nasale, anche dopo un solo bicchiere. I cibi piccanti, come il peperoncino, sono da escludere, poiché possono irritare ulteriormente le mucose e aumentare la reattività allergica. Anche i latticini, inclusi il burro e lo yogurt, dovrebbero essere limitati, in quanto la loro alta concentrazione di istamina può aggravare i sintomi e contribuire alla produzione di muco, ostruendo le vie respiratorie. È quindi fondamentale fare scelte alimentari consapevoli per gestire al meglio la propria salute durante la stagione allergica.