Collocata generalmente al piano terra o in seminterrato, la taverna si configura come uno spazio domestico polivalente, capace di adattarsi a diverse esigenze. Questo ambiente, spesso sfruttato per momenti di convivialità, può trasformarsi in un’area dedicata al relax o all’intrattenimento, a seconda delle necessità dei residenti.
Tradizionalmente concepita come luogo di incontro e socializzazione, la taverna offre una risorsa aggiuntiva in molte abitazioni, assumendo diverse funzioni. Da zona giorno alternativa a area per il divertimento, questo spazio può essere progettato utilizzando stili e materiali variabili. Si possono scegliere finiture rustiche, come legno e pietra, oppure optare per soluzioni più moderne, caratterizzate da linee pulite e tonalità fredde.
Un esempio interessante è rappresentato da un progetto realizzato in una località marittima, dove un ex vano cisterna è stato trasformato in un salotto secondario. Le murature in pietra locale, lasciate a vista, mettono in risalto l’aspetto materico dell’ambiente, mentre l’arredo, in contrasti di grigio scuro e giallo brillante, crea un’atmosfera contemporanea che unisce storia e design attuale.
Questo spazio può essere concepito come un ambiente supplementare rispetto alla cucina e al soggiorno principali. Può ospitare una seconda zona cottura e pranzo, attrezzata con adeguati sistemi di aerazione e illuminazione naturale, ideale per pranzi conviviali o eventi familiari. L’arredo non deve necessariamente seguire uno stile rustico, come dimostrano i progetti contemporanei che utilizzano materiali come resine, metalli verniciati e vetri acidati, bilanciati da finiture calde per creare un’atmosfera raffinata.
Se le condizioni strutturali lo permettono, il seminterrato può essere trasformato in un’area dedicata al benessere, completa di sauna, area fitness e angolo relax. L’utilizzo di materiali naturali, come legno e pietra, insieme a un’illuminazione artificiale ben progettata, contribuisce a creare un ambiente accogliente e rigenerante. È fondamentale, però, garantire un’adeguata gestione dell’umidità e sistemi di ventilazione meccanica controllata per mantenere il comfort.
Il piano seminterrato si presta anche a essere configurato come area giochi per i bambini, offrendo loro uno spazio sicuro e isolato acusticamente dal resto della casa. Allo stesso modo, può ospitare una zona studio, ideale per chi lavora in modalità ibrida. L’uso di partizioni leggere e arredi multifunzionali consente di suddividere lo spazio in microambienti distinti, senza compromettere la luminosità.
Il seminterrato è perfetto per la creazione di una piccola enoteca domestica. Grazie a condizioni termoigrometriche più stabili rispetto ai piani superiori, è possibile organizzare uno spazio dedicato alla conservazione e degustazione del vino. Non servono ampie metrature: basta predisporre un sistema di climatizzazione, installare punti luce e utilizzare scaffalature funzionali. Il risultato è un ambiente accogliente che promuove la cultura del vino.
Il piano seminterrato, grazie all’isolamento acustico naturale delle murature, è l’ideale per realizzare una sala cinema domestica. Con un sistema audio-video adeguato e sedute confortevoli, è possibile ricreare l’atmosfera del cinema a casa. Un’illuminazione indiretta e regolabile completa l’esperienza, rendendo l’ambiente perfetto per le serate di film.
I locali seminterrati sono soggetti a specifiche disposizioni di legge che variano da Comune a Comune e da Regione a Regione. In Italia, il recupero dei seminterrati rappresenta un’opportunità per aumentare lo spazio abitabile in contesti urbani densamente popolati, ma richiede il rispetto di requisiti tecnici e normativi.
La definizione di seminterrato cambia a seconda della Regione, influenzando il percorso di recupero e il processo burocratico. Ad esempio, in Lombardia, la legge regionale n. 7/2017 consente la trasformazione dei seminterrati a uso abitativo, a patto di rispettare determinati vincoli. Al contrario, il regolamento edilizio di Bari non permette di ricavare abitazioni nei piani interrati, ma consente l’uso per servizi igienici e locali di servizio, a condizione di garantire l’isolamento contro l’umidità e un ricambio d’aria efficace.