Grégoire Desforges, nato a Parigi nel 1989, ha intrapreso un viaggio che lo ha portato a stabilirsi a Santa Cristina Gela, a meno di 25 chilometri da Palermo, in Sicilia. Questo trasferimento è avvenuto dopo che i suoi nonni, Paolo e Florence Marzotto, nel 1997, hanno rilevato l’azienda vitivinicola Baglio di Pianetto, oggi sotto la direzione di Grégoire. La storia della famiglia Marzotto è intrisa di sfide e successi, con un forte legame tra la cultura siciliana e quella francese, come sottolineato dallo stesso Desforges. La sua azienda, che rappresenta un punto di riferimento nel panorama vitivinicolo siciliano, è gestita con una quota di maggioranza del 98% da Grégoire, mentre il restante 2% è di proprietà di sua madre, Dominique Marzotto, attuale vicepresidente.
Un legame profondo con il territorio
Grégoire Desforges si considera un “custode temporale” di valori inestimabili, trasmessi attraverso le generazioni. La sua missione è quella di coltivare e valorizzare il patrimonio vitivinicolo siciliano, unendo le sue origini francesi alle tradizioni locali. “Baglio di Pianetto non è solo un’azienda, ma anche territorio e persone”, afferma Desforges, evidenziando l’importanza della comunità locale nel processo produttivo. Grazie alla collaborazione con Dante Bonacina, ex manager di Ca’ del Bosco, Desforges ha avviato un processo di riposizionamento del brand, mantenendo salde le radici storiche dell’azienda. Il piano agricolo è stato ristrutturato, con un focus sull’allevamento di vitigni a quote più elevate, fino a quasi 950 metri sul livello del mare, in un’area vocata alla viticoltura, accanto a Piana degli Albanesi.
Strategie per affrontare il cambiamento climatico
La decisione di coltivare a maggiori altitudini è stata influenzata dall’aumento delle temperature, un fattore cruciale per garantire la qualità dei vini. Grégoire spiega che l’alta quota permette di produrre vini freschi ed eleganti, in grado di soddisfare un consumatore sempre più esperto e consapevole. L’azienda ha investito anche nella selezione di esperti del settore, come l’enologa Graziana Grassini, che si occupa di interpretare vitigni autoctoni come Grillo, Insolia, Catarratto e Viognier, sia in purezza che in blend. Inoltre, Baglio di Pianetto si distingue per la produzione di vini rossi da uve come Nero d’Avola, Frappato e Syrah, insieme a due bollicine, tra cui il passito Êra, caratterizzato da un gusto piacevole e un packaging raffinato. La linea limitata Etna Fermata 125, composta da vini bianchi e rossi da uve Carricante e Nerello Mascalese, rappresenta un ulteriore passo verso l’interpretazione del suolo vulcanico, mantenendo un approccio sostenibile e innovativo.