Binoche: la condanna di Depardieu segna un passo avanti per i diritti delle donne

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La recente condanna di Gerard Depardieu per aggressione sessuale è stata commentata da Juliette Binoche, presidente della giuria del Festival di Cannes, il 20 maggio 2025. Binoche ha sottolineato come questa decisione rappresenti il risultato di un lungo percorso di cambiamenti, evidenziando il ruolo fondamentale delle donne nel cinema e la crescente consapevolezza riguardo alle problematiche legate alle molestie sessuali. La Binoche ha affermato che “la condanna di oggi è il frutto di quello che è stato fatto negli ultimi anni anche qui al Festival di Cannes“, riferendosi all’importanza della presenza femminile nel festival e nella giuria.

Progresso nella parità di genere

La presidente ha evidenziato come Cannes abbia compiuto notevoli progressi nel promuovere la parità di genere e nel dare voce alle donne nel mondo del cinema. Secondo Binoche, le lotte portate avanti dal movimento #MeToo hanno contribuito a creare un ambiente più sicuro e rispettoso. “La nostra ondata rivoluzionaria ci ha messo un po’ di tempo ad arrivare, ma alla fine è arrivata”, ha aggiunto l’attrice, sottolineando l’importanza di questi cambiamenti.

Giuria e inclusione

La giuria di quest’anno, presieduta da Juliette Binoche, è composta da figure di spicco del panorama cinematografico internazionale. Tra i membri figurano l’attrice e regista americana Halle Berry, la regista e sceneggiatrice indiana Payal Kapadia, l’attrice italiana Alba Rohrwacher, la scrittrice franco-marocchina Leïla Slimani, il regista, documentarista e produttore congolese Dieudo Hamadi, il regista e sceneggiatore coreano Hong Sangsoo, il regista, sceneggiatore e produttore messicano Carlos Reygadas e l’attore americano Jeremy Strong. Questa composizione variegata rappresenta un ulteriore passo verso l’inclusione e la diversità nel mondo del cinema, riflettendo le istanze di una società in continua evoluzione.

Il festival come palcoscenico sociale

Il Festival di Cannes, che si svolge ogni anno nella storica cornice della città francese, continua a essere un palcoscenico cruciale per il dibattito su temi sociali e culturali. La condanna di Depardieu, avvenuta in un contesto di crescente attenzione verso le questioni di genere e di rispetto nei confronti delle donne, segna un momento significativo nella storia del festival e nella lotta contro le molestie sessuali nell’industria cinematografica.