Brasile: registrato il primo caso di influenza aviaria in un allevamento

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Il Ministero dell’Agricoltura del Brasile ha ufficialmente confermato il primo caso di influenza aviaria altamente patogena in un animale allevato, registrato in una fattoria situata nel municipio di Montenegro, nello stato di Rio Grande do Sul. Questo evento segna un momento significativo, poiché si tratta del primo contagio di un esemplare destinato alla commercializzazione nel Paese dopo un intervallo di 19 anni, con i precedenti casi sempre riscontrati in uccelli selvatici.

Scoperta del contagio

Il Dipartimento dell’Agricoltura dello stato ha effettuato la scoperta del contagio in uno stabilimento di riproduzione lo scorso lunedì 12 maggio 2025. I campioni prelevati sono stati inviati a un laboratorio situato a Campinas, nello stato di San Paolo, dove è stata confermata la diagnosi di influenza aviaria. Le autorità locali hanno anche segnalato la morte sospetta di alcuni uccelli presso lo zoo di Sapucaia do Sul, il quale è stato immediatamente chiuso al pubblico per precauzione.

Misure di emergenza

In risposta a questa situazione, il governo ha dichiarato uno stato di emergenza zoosanitaria della durata di 60 giorni. Sono state avviate le misure previste dal piano nazionale di emergenza, con l’obiettivo di contenere la diffusione della malattia, garantire la sicurezza alimentare e prevenire impatto negativi sulla produzione. L’area attorno a Montenegro è stata isolata in un raggio di 10 chilometri, e gli animali presenti all’interno di questo perimetro sono stati soppressi per evitare ulteriori contagi.

Rischio per l’uomo

Le autorità sottolineano che la malattia non si trasmette all’uomo attraverso il consumo di carne di pollame o uova. Il rischio di contagio umano da parte del virus dell’influenza aviaria è considerato basso e, nella maggior parte dei casi, si verifica tra coloro che manipolano o hanno contatti ravvicinati con volatili infetti, sia vivi che morti. Il governo di Brasilia ha già informato l’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale e altri organismi internazionali pertinenti, nonché i partner commerciali. Il ministro dell’Agricoltura, Carlos Favaro, ha confermato che la Cina ha già sospeso le importazioni di pollame dal Brasile.

Esportazioni di carne di pollo

Il Brasile si distingue come il principale esportatore di carne di pollo a livello globale, con quasi 5,3 milioni di tonnellate spedite nel 2024, principalmente verso mercati come Cina, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Giappone. Le autorità stanno monitorando la situazione con attenzione, cercando di mitigare gli effetti di questo contagio sulla filiera produttiva e sulle esportazioni.