Cia-Agricoltori Italiani: richiesta di indipendenza per la Pac futura

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Il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ha espresso oggi, 15 gennaio 2025, la sua contrarietà a qualsiasi ipotesi di riallocazione dei finanziamenti europei in un Fondo unico, durante una conferenza tenutasi presso l’Europarlamento. Questo incontro ha visto la partecipazione di associazioni, politici e esperti provenienti da tutta l’Europa meridionale, con l’obiettivo di condividere esperienze e sviluppare un’agenda comune per affrontare le sfide attuali.

Importanza della sovranità alimentare

Fini ha sottolineato l’importanza di mantenere fondi specifici destinati al settore agricolo, evidenziando la necessità di tutelare la sovranità alimentare del continente in un contesto globale caratterizzato da tensioni e incertezze. Secondo il presidente di Cia, un accorpamento dei fondi agricoli ad altre risorse comporterebbe una modifica sostanziale della governance del Quadro finanziario pluriennale (Qfp), con il rischio di compromettere l’autonomia agricola dell’Europa. Questo scenario porterebbe a una frammentazione della Politica agricola comune (Pac) in ben 27 politiche nazionali distinte.

Proposta di sinergia tra fondi

La proposta avanzata da Cia mira a garantire una priorità effettiva all’agricoltura nell’Europa del futuro. Fini ha chiarito che l’organizzazione agricola punta a creare una sinergia tra i fondi della Politica agricola e quelli strutturali. Tale integrazione è vista come un passo necessario per affrontare il deficit infrastrutturale e idrico che grava sul sistema agricolo europeo.

Meccanismo automatico per il Qfp

In aggiunta, Cia ha fatto appello alla Commissione Europea affinché venga introdotto nel Qfp un meccanismo automatico capace di adeguare le dotazioni finanziarie in tempo reale, in base ai tassi di inflazione effettivamente osservati e non su previsioni. Questa misura sarebbe fondamentale per garantire un sostegno adeguato al settore agricolo, in un periodo di sfide economiche e climatiche senza precedenti.