Coldiretti ha espresso soddisfazione in merito all’incontro tenutosi ieri, il 15 gennaio 2025, presso la Prefettura di Livorno, riguardante l’emergenza legata ai cinghiali all’Isola d’Elba. L’organizzazione agricola, rappresentata dal presidente provinciale, Simone Ferri Graziani, e dal direttore, Giovanni Duò, ha ribadito la necessità di procedere senza esitazioni verso l’obiettivo di eradicare le popolazioni di cinghiali e mufloni dall’isola, classificata come “area non vocata” dal luglio 2022. Nella loro comunicazione, hanno sottolineato che la presenza di queste specie è incompatibile con le coltivazioni, l’ambiente e la biodiversità di un ecosistema così delicato e prezioso.
La proliferazione delle specie invasive
I cinghiali e i mufloni, considerati specie invasive, hanno visto un incremento esponenziale della loro popolazione negli ultimi anni, causando un grave impatto sull’attività agricola locale. La situazione è diventata critica, minacciando la stabilità idrogeologica del territorio e creando seri problemi di sicurezza stradale. Questo è evidenziato dall’incidente mortale avvenuto il 1 maggio 2024, in cui un giovane ha perso la vita lungo la provinciale di Monumento, un tragico esempio delle conseguenze dirette della presenza incontrollata di questi animali.
Collaborazione tra enti e comunitÃ
Simone Ferri Graziani ha ringraziato il Prefetto di Livorno per aver organizzato l’incontro con tutti i soggetti coinvolti, inclusi rappresentanti della Regione, del Parco e dei comuni, nonché delle associazioni locali. L’obiettivo di questa riunione era quello di sottolineare l’urgenza e l’importanza di un percorso condiviso per affrontare la problematica, a beneficio dell’intera comunità elbana. La proposta di revoca dell’area vocata per i cinghiali, avanzata dalla vicepresidente Stefania Saccardi e approvata dal Consiglio regionale, riflette le preoccupazioni di un’intera comunità , in cui gli agricoltori giocano un ruolo cruciale nella salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente.
Il futuro dell’agricoltura elbana
Ferri Graziani ha avvertito che, se non si agirà tempestivamente, i cinghiali rischiano di soppiantare le attività agricole, già in difficoltà , portando all’abbandono di molti terreni storici. La salvaguardia dell’agricoltura è fondamentale non solo per la tutela del territorio, ma anche per l’economia locale, che dipende fortemente dall’enoturismo, dalla ristorazione e dall’accoglienza. La situazione attuale richiede un intervento immediato per garantire un futuro sostenibile per l’Isola d’Elba e per tutti coloro che vi risiedono.