Prendersi cura delle piante richiede attenzione non solo alle parti visibili, come fusti e foglie, ma anche a quelle invisibili che svolgono un ruolo fondamentale per la salute vegetale: le radici. Questi organi, spesso trascurati, sono essenziali per la crescita e il benessere delle piante. Scopriamo insieme come promuovere uno sviluppo ottimale delle radici per garantire una crescita rigogliosa.
Le radici rappresentano la parte sotterranea della pianta, conosciuta in botanica come porzione ipogea. Esse si sviluppano nel terreno e svolgono funzioni vitali per l’organismo vegetale. La forma e la disposizione delle radici variano a seconda della specie. Tra le tipologie più comuni ci sono le radici a fittone e le radici fascicolate.
Le radici a fittone si caratterizzano per un andamento verticale: una radice principale, robusta e ben sviluppata, si estende in profondità nel terreno, raggiungendo strati più umidi. Questo consente alla pianta di assorbire acqua anche in periodi di siccità, grazie a sottili radichette secondarie. Al contrario, le radici fascicolate si espandono prevalentemente in orizzontale. Queste ultime sono composte da numerose radici di dimensioni simili, organizzate in fasci che si dipartono da un punto comune, il colletto, che segna la transizione tra il fusto e le radici.
Ogni specie vegetale sviluppa un sistema radicale specifico. Ad esempio, la carota è un noto esempio di radice a fittone, dove la parte commestibile è proprio la radice principale, accompagnata da radichette laterali. Tra le piante con radici fascicolate ci sono il melo, la patata e il pioppo. Indipendentemente dalla tipologia, le radici hanno funzioni comuni e fondamentali.
La principale funzione delle radici è l’assorbimento di acqua e sali minerali dal terreno, elementi indispensabili per la sopravvivenza e la crescita della pianta. Le radici non si limitano a raccogliere acqua e nutrienti, ma trasportano anche queste sostanze verso le parti aeree della pianta, fungendo da collegamento tra il suolo e i tessuti epigei. Inoltre, molte radici accumulano sostanze di riserva, come zuccheri e amidi, utilizzabili nei momenti di necessità. Infine, le radici offrono stabilità alla pianta, garantendo un supporto necessario per crescere in altezza senza rischiare di sradicarsi.
Anche le radici, similmente alle parti aeree della pianta, necessitano di ossigeno per svolgere correttamente le loro funzioni vitali. Ma dove trovano l’ossigeno? Questo elemento si trova nel terreno stesso, all’interno di minuscoli spazi vuoti chiamati pori. Tuttavia, se il terreno è eccessivamente bagnato, questi pori si riempiono d’acqua, ostacolando la circolazione dell’ossigeno e compromettendo la salute delle radici. È pertanto fondamentale evitare ristagni idrici, optando per vasi dotati di fori di drenaggio sul fondo.
Se si utilizza un sottovaso, è consigliabile svuotarlo regolarmente per prevenire il marciume radicale e scongiurare la formazione di ambienti favorevoli alla deposizione delle uova di zanzara.
Per garantire un drenaggio efficace e creare un ambiente propizio allo sviluppo radicale, è utile posizionare sul fondo del vaso materiali specifici. L’argilla espansa, ad esempio, è una scelta comune: queste piccole sfere porose facilitano il deflusso dell’acqua e migliorano l’aerazione del substrato. Anche la ghiaia o piccoli ciottoli possono essere utilizzati, ma è importante selezionare frammenti di dimensioni adeguate, poiché pezzi troppo grandi potrebbero ridurre lo spazio disponibile per il terriccio.
Un rimedio tradizionale consiste nell’utilizzare frammenti di vecchi vasi in terracotta, da posizionare sopra il foro di drenaggio. Grazie alla loro forma curva, questi pezzi impediscono al terriccio di ostruire il foro, garantendo un corretto deflusso dell’acqua e contribuendo a mantenere le radici sane e ben ossigenate.