Confagricoltura presenta un decalogo per rendere le città più verdi e resilienti

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Rendere obbligatorio un Piano del Verde cittadino è uno degli obiettivi principali emersi durante le due giornate di lavori intitolate “Il verde nella città che cambia”. L’evento si è svolto a Roma il 15 e 16 maggio 2025, organizzato da Confagricoltura, Assoverde e Képos in collaborazione con il Crea. Durante l’incontro è stata presentata la quarta edizione del “Libro Bianco del Verde“, una pubblicazione che raccoglie 73 contributi da esperti del settore, amministratori e studiosi, per un totale di 128 autori provenienti da diversi ambiti disciplinari.

Proposte per città più verdi

Il documento propone dieci azioni concrete per rendere le città più verdi, sane e resilienti. Tra queste, l’istituzione di un fondo nazionale per sostenere progetti legati alla conoscenza, allo sviluppo e alla gestione delle formazioni vegetali urbane. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza della gestione digitale del verde, utile per migliorare la comunicazione e la fruizione degli spazi verdi da parte della cittadinanza. L’obiettivo è quello di porre la natura al centro dei modelli urbani, contribuendo così a promuovere la socialità e la salute, rispondendo alle sfide poste dai cambiamenti climatici.

Interventi dei presidenti

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha affermato che “il verde urbano è il polmone che ricarica le città“. Ha enfatizzato la necessità di un approccio che integri l’attività agricola come parte centrale della pianificazione urbana. Giansanti ha anche evidenziato l’importanza della collaborazione con il Crea, che offre strumenti e soluzioni utili alle imprese del settore.

Normative e soluzioni pratiche

Rosi Sgaravatti, presidente di Assoverde, ha condiviso la necessità di tradurre le riflessioni emerse in normative concrete, affinché sia possibile pianificare e gestire efficacemente le infrastrutture verdi. Andrea Rocchi, presidente del Crea, ha sottolineato il ruolo dell’ente nella generazione di soluzioni pratiche basate sulla ricerca applicata, mirate a riqualificare le città e migliorare la qualità della vita dei cittadini, supportando al contempo la filiera florovivaistica.

Investimenti per il verde urbano

Tra le proposte discusse, vi è anche l’inserimento di investimenti per il verde urbano all’interno dei Piani regionali di prevenzione, attraverso politiche sociali e sanitarie specifiche. È stato suggerito di adeguare la normativa nazionale, introducendo indicatori misurabili per valutare l’efficacia delle azioni intraprese.