Pronti a scoprire le delizie di Bologna La Grassa? La cucina bolognese, come affermava Pellegrino Artusi, scrittore e pioniere della gastronomia italiana, merita un profondo rispetto. Artusi, autore del celebre libro di ricette La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, nutriva una particolare affezione per i piatti di Bologna, città in cui era nato nel 1820 a Forlimpopoli. Nel 1891, quando Artusi iniziò la sua opera, Bologna era un vero e proprio paradiso gastronomico, noto per le sue osterie dove si poteva socializzare e gustare vino fino a tarda notte, come raccontato dal cantautore Francesco Guccini.
La tradizione della pasta all’uovo a Bologna è innegabile, anche se i locali storici sono sempre meno numerosi. Nonostante la quasi scomparsa delle versioni classiche, molti ristoranti continuano a mantenere viva la tradizione, proponendo piatti tipici apprezzati dai visitatori. Le tagliatelle, le lasagne, i tortelloni e i celebri tortellini rappresentano l’essenza della cucina bolognese, con la loro sfoglia sottile e saporita che crea una dipendenza irresistibile. Tra i piatti meno conosciuti, i passatelli offrono un’esperienza gustativa unica, mentre il leggendario ragù alla bolognese è un must. Le crescentine, una specialità fritta a base di farina, latte e lievito, accompagnano perfettamente gli affettati, in particolare la mortadella, rendendo ogni pasto un’esperienza conviviale.
Il friggione è un altro simbolo della cucina bolognese, tanto da essere stato registrato presso la Camera di Commercio di Bologna. Questo piatto semplice ma ricco di sapore è preparato con pochi ingredienti: cipolle bianche, pomodori pelati e sale, creando una salsa che arricchisce ogni piatto. Un altro piatto iconico è la cotoletta alla bolognese, realizzata con carne di vitello o pollo, fritta nello strutto e farcita con parmigiano e prosciutto. Durante i mesi invernali, il bollito misto alla bolognese è un grande classico, preparato con vari tagli di carne e servito con una fetta di torta di riso, conosciuta localmente come «Torta degli Addobbi», un dolce a base di riso, latte e scorza di limone.
Il panorama gastronomico bolognese è ricco di trattorie che offrono un’esperienza culinaria autentica. Tra queste, un locale gestito dal patron Piero Pompili si distingue per l’eleganza e la qualità dei piatti, tra cui sformatino di patate e mortadella, tagliatelle al ragù e guancia di manzo brasata. La carta dei vini è ben strutturata, offrendo abbinamenti perfetti.
Un’altra tappa imperdibile è la trattoria di Daniele Minarelli, premiata con la Chiocciola Slow Food, dove si possono gustare le specialità della tradizione bolognese in un ambiente raffinato. Non si possono perdere la cotoletta alla bolognese e i tortellini in brodo, preparati con ingredienti freschi e di alta qualità.
In una zona centrale, un ristorante propone piatti tradizionali senza fronzoli, con pasta fresca e secondi piatti come la cotoletta petroniana e il friggione. La torta di riso conclude il pasto in dolcezza.
Un locale innovativo, vincitore del programma ‘4 Ristoranti‘, è gestito da Elisa Rusconi, che ha rinnovato l’attività di famiglia del nonno Danilo, mantenendo il focus sulla cotoletta alla bolognese e le paste ripiene.
Infine, nella periferia bolognese, lo chef Fabio Berti e il maître Alessandro Gozzi offrono un’interpretazione rispettosa della tradizione, con piatti come la Gramigna Bertozzi e le Polpettine all’antica. La trattoria, fondata nel 1956, continua a deliziare i clienti con la sua proposta gastronomica autentica e accogliente.
In pieno centro, un ristorante propone una rivisitazione della tradizione in un ambiente curato, con piatti imperdibili come le lasagne e le tagliatelle al ragù, accompagnati da una selezione di vini di qualità. La cucina bolognese, con la sua ricchezza e varietà, continua a sorprendere e affascinare chiunque si avventuri tra le sue delizie.