Eataly Verona chiude i battenti: 33 lavoratori senza impiego e futuro incerto per lo spazio

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A meno di tre anni dall’inaugurazione, il punto vendita di Eataly a Verona chiude i battenti, una notizia che ha sollevato poche sorprese tra i cittadini. La chiusura del negozio, situato nell’ex Stazione Frigorifera Specializzata, suscita interrogativi sul destino dei 33 dipendenti e sul futuro della struttura.

Le voci riguardanti la chiusura erano già circolate tra i veronesi, e ora sono state confermate da un comunicato ufficiale della società. Sebbene non ci sia ancora una data di chiusura fissata, Eataly ha avviato le procedure necessarie con i sindacati per garantire la protezione dei propri lavoratori.

Un progetto ambizioso mai decollato

La chiusura del negozio di Eataly a Verona segna la fine di un progetto che, purtroppo, non ha mai trovato il giusto slancio. Nonostante la ristrutturazione dell’immobile da parte dell’architetto Mario Botta e il supporto finanziario di Fondazione Cariverona, l’operazione non ha raggiunto gli obiettivi attesi. La nota ufficiale della società ha chiarito che le aspettative di sviluppo dell’area non si sono concretizzate, portando a perdite operative significative.

Eataly ha cercato di contenere i costi e di sviluppare nuove opportunità commerciali, ma questi sforzi non sono stati sufficienti a garantire la sostenibilità del punto vendita. La situazione economica ha costretto la società a prendere una decisione difficile, ma necessaria.

La chiusura di Eataly a Verona lascia ora in sospeso il futuro dei dipendenti, con l’azienda che ha già avviato incontri con le rappresentanze sindacali per esplorare possibili soluzioni di ricollocazione. I 33 lavoratori assunti a tempo indeterminato potrebbero trovare nuove opportunità in altri punti vendita Eataly, ma rimane da vedere quali opzioni saranno realmente disponibili.

Il futuro della struttura e opportunità di sviluppo

Mentre si discute della chiusura, ci si interroga anche sul destino della struttura che ha ospitato il negozio. Eataly ha dichiarato di voler mantenere impegni di sviluppo e di esplorare nuove possibilità per l’immobile. Tra le ipotesi che circolano in città, c’è quella di trasformare lo spazio in un Museo del Vino, un progetto che potrebbe attrarre visitatori e valorizzare ulteriormente la cultura enologica del territorio.

Questa chiusura rappresenta un’eccezione rispetto alla strategia di espansione del gruppo Eataly, che prevede oltre 15 nuove aperture sia in Italia che all’estero nel 2025. La situazione di Verona, quindi, si configura come un caso isolato all’interno di un piano di crescita più ampio.

L’epilogo della storia di Eataly a Verona solleva interrogativi non solo sul futuro dei dipendenti, ma anche sulle potenzialità di uno spazio che, nonostante le difficoltà, ha rappresentato un’importante iniziativa culturale per la città.