Il 23 maggio 2025, nelle librerie italiane, fa il suo ingresso Enrico Bartolini al Mudec (24 Ore Cultura), un’opera che celebra la cucina contemporanea del rinomato ristorante tristellato situato al terzo piano del MUDEC – Museo delle Culture di Milano. Questo volume, ricco di fotografie evocative, è dedicato a tutti gli amanti della gastronomia e si propone di stimolare la creatività in cucina, incoraggiando i lettori a sperimentare piatti d’autore anche tra le mura domestiche.
Il libro non è solo un insieme di ricette, ma un viaggio attraverso l’alta gastronomia, offrendo un’opportunità unica per conoscere il chef più stellato d’Italia, il quale condivide la sua visione e le sue ricette con i lettori. Tra le proposte culinarie, spicca una ricetta replicabile per i pici all’aglione, piatto che rappresenta la regione d’origine di Bartolini, un invito a portare un pezzo della sua cucina nelle case degli appassionati.
Nel capitolo di apertura del volume, lo chef Bartolini racconta il percorso che lo ha portato ad aprire il suo ristorante a Milano, un punto di riferimento nella scena gastronomica contemporanea. Il MUDEC è diventato un centro di innovazione culinaria, dove la tradizione si fonde con la modernità.
Accanto a lui, Davide Boglioli, chef resident e responsabile del menù del Mudec, arricchisce il racconto con aneddoti e tecniche culinarie, presentando ricette gourmet e reinterpretazioni di piatti classici. Il team del ristorante è un elemento fondamentale: Sebastien Ferrara, Restaurant Manager, si occupa di garantire un servizio impeccabile, mentre Monica Biella, General Manager del gruppo, guida la strategia di crescita del brand. Insieme, questi professionisti offrono una visione corale e dinamica del ristorante, creando un ambiente dove la passione per la cucina si unisce alla professionalità.
La rivista La Cucina Italiana ha avuto l’opportunità di realizzare un’intervista congiunta ai protagonisti di questo ristorante, permettendo di scoprire il pensiero, la quotidianità e le relazioni che caratterizzano questa realtà gastronomica.
Nell’intervista, Enrico Bartolini esprime il concetto di “seduzione” in cucina, sottolineando l’importanza di creare un legame emotivo con gli ospiti attraverso i piatti. La capacità di trasmettere un messaggio attraverso il cibo è essenziale per lui, così come è fondamentale scegliere e valorizzare i talenti che compongono il suo team. Ogni membro è scelto per la propria affinità con la visione del ristorante, creando un ambiente di lavoro armonioso e produttivo.
Davide Boglioli, dal canto suo, parla delle sfide tecniche che affronta in cucina, menzionando il soufflé alla nocciola come uno dei piatti più complessi da realizzare. La sua preparazione richiede precisione e cura, diventando simbolo di maestria culinaria. Boglioli sottolinea l’importanza del dialogo creativo con Bartolini, dove le differenze di approccio si uniscono per valorizzare gli ingredienti e creare piatti innovativi.
Monica Biella, con il suo ruolo strategico, affronta il tema dell’eccellenza in un gruppo articolato, evidenziando come la visione di Bartolini si traduca in esperienze gastronomiche straordinarie. La sinergia tra i membri del team è fondamentale per garantire qualità e innovazione, mentre Sebastien Ferrara sottolinea l’importanza di un servizio di sala che sappia raccontare la storia dei piatti, creando un’accoglienza sincera e coinvolgente.
La crescita del gruppo Bartolini si concentra sulla valorizzazione del talento e sull’esplorazione di nuove esperienze gastronomiche, mantenendo sempre al centro la qualità e l’eccellenza. La sfida è quella di innovare senza perdere l’identità, creando percorsi che possano diventare un riferimento nel panorama internazionale.