La Giornata mondiale delle api, istituita nel 2017 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, si celebra ogni anno il 20 maggio. Questo evento ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla grave minaccia di estinzione che incombe su questi insetti fondamentali per la biodiversità e la produzione alimentare. Le api e altri insetti impollinatori, come vespe, farfalle e coleotteri, sono responsabili dell’impollinazione di quasi il 90% delle piante selvatiche con fiore e dell’80% delle piante coltivate per consumo umano. Questa attività contribuisce a circa il 35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico globale che supera i 153 miliardi di euro, di cui 22 miliardi in Europa.
Attualmente, oltre il 40% degli impollinatori è a rischio di estinzione, in particolare le api selvatiche e le farfalle. Un’indagine condotta nel Regno Unito ha evidenziato un calo del 60% della popolazione di insetti alati dal 2004. In Germania, la situazione è ancora più preoccupante, con una diminuzione del 78% tra il 2008 e il 2017. A livello globale, il Living Planet Index ha registrato un calo medio del 49% per le farfalle dal 1990 al 2017. Questi dati allarmanti mettono in evidenza l’urgenza di interventi per proteggere questi essenziali impollinatori.
Il tema di quest’anno per la Giornata mondiale delle api, “Api ispirate dalla natura per nutrirci tutti“, sottolinea l’importanza delle api e degli altri impollinatori nei sistemi agroalimentari e nella salute degli ecosistemi del pianeta. Gli impollinatori affrontano minacce crescenti, tra cui la perdita di habitat, pratiche agricole non sostenibili, cambiamenti climatici e inquinamento. La loro diminuzione compromette la produzione alimentare e aumenta i costi, aggravando l’insicurezza alimentare, soprattutto nelle comunità rurali. La salute delle api è un indicatore cruciale della biodiversità e del benessere ambientale, rendendo essenziale la loro protezione per garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità degli ecosistemi.
L’idea di dedicare una giornata alle api è nata in risposta a un rapporto allarmante sulla loro situazione in tutto il mondo, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo all’importanza di proteggere questi insetti vitali per la biodiversità. Circa il 70% delle principali colture agricole mondiali dipende dall’impollinazione animale. Tuttavia, la distruzione degli habitat, l’inquinamento da pesticidi, i cambiamenti climatici e la diffusione di specie aliene invasive mettono a rischio la loro sopravvivenza, con gravi conseguenze per la sicurezza alimentare di milioni di persone.
La Giornata mondiale delle api si propone di raggiungere diversi obiettivi: attirare l’attenzione della popolazione e dei politici sull’importanza della protezione delle api, sottolineare la nostra dipendenza dagli impollinatori e promuovere azioni concrete per affrontare i problemi legati all’approvvigionamento alimentare globale. Inoltre, si mira a fermare la perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Gli impollinatori sono animali che, cercando nettare e polline nei fiori, trasferiscono il polline da una pianta all’altra, favorendo la riproduzione vegetale. In Europa, circa l’80% delle specie coltivate dipende dall’attività di questi insetti. La produzione agricola legata all’impollinazione animale ha un valore economico compreso tra 235 e 577 miliardi di dollari. In Italia, il servizio di impollinazione delle aree agricole è valutato circa 3 miliardi di euro all’anno. Le specie del genere Apis, in particolare l’ape domestica (Apis mellifera), sono tra le più numerose, con oltre 20mila specie nel mondo. In Unione Europea, circa 600mila apicoltori gestiscono 17 milioni di alveari, producendo annualmente circa 250mila tonnellate di miele.
Per contribuire alla protezione degli insetti impollinatori, sono molte le iniziative che si possono intraprendere in Italia. Il WWF, ad esempio, ha triplicato le sue azioni concrete per tutelare gli impollinatori, incrementando le attività nelle Oasi WWF e promuovendo collaborazioni con enti e associazioni. Un’altra iniziativa interessante è quella di 3Bee, che si dedica al monitoraggio e alla rigenerazione degli habitat per le api. Inoltre, un apicoltore della Basilicata ha realizzato un innovativo progetto di ospitalità, permettendo agli ospiti di dormire in un apiario, circondati dal suono delle api. Queste iniziative dimostrano come sia possibile contribuire attivamente alla salvaguardia di questi essenziali impollinatori.