La tradizione culinaria italiana è un viaggio che attraversa regioni e culture, presentando piatti tipici che raccontano storie di sapori e ingredienti locali. Nel 2025, il Giro d’Italia non è solo una competizione sportiva, ma anche un’opportunità per scoprire la ricchezza gastronomica del paese. Di seguito, un percorso attraverso alcune delle specialità culinarie che caratterizzano le tappe di questa manifestazione.
Lucca – Pisa – 20 maggio
Nella provincia di Lucca, i tordelli lucchesi si distinguono come uno dei piatti più rappresentativi. Questi ravioli, ripieni di carne e aromatizzati con spezie, vengono serviti con un ricco ragù di carne, offrendo un’esperienza di gusto unica. Un altro piatto da non perdere è la zuppa frantoiana, un omaggio all’olio nuovo che si combina con verdure fresche e pane raffermo, dimostrando come la cucina povera possa essere ricca di sapore. Non si può dimenticare la minestra di fagiolo rosso di Lucca e farro, un piatto che riflette la tradizione agricola della zona.
Viareggio – Castelnovo ne’ Monti – 21 maggio
A Viareggio, il Cacciucco alla Viareggina è una zuppa di pesce che incarna la tradizione marinara locale. Questa preparazione è realizzata con diverse varietà di pesce fresco, crostacei e molluschi, tutti cotti in una salsa di pomodoro, aglio, vino rosso e peperoncino. Servita con pane tostato e strofinato con aglio, rappresenta un piatto sostanzioso e ricco di sapore, perfetto per chi ama i frutti di mare.
Modena – Viadana (Oglio-Po) – 22 maggio
Modena è famosa per i suoi Tortellini, ripieni di carne di maiale, prosciutto e Parmigiano Reggiano. Questo piatto è un simbolo della tradizione gastronomica emiliana, apprezzato in tutto il mondo. Accanto ai tortellini, spiccano il Cotechino e lo Zampone Modena IGP, un impasto di carni di suino insaporito con aromi, insaccato nella pelle della zampa anteriore del maiale. Le Crescentine, conosciute anche come “Tigelle”, sono un’altra specialità da assaporare, spesso servite con salumi e formaggi locali.
Rovigo – Vicenza – 23 maggio
Rovigo e il Polesine offrono una varietà di piatti tipici, tra cui l’insalata di Lusia IGP e le Cozze di Scardovari DOP. Uno dei piatti più rappresentativi è la polenta polesana, le cui origini risalgono al 1500. Preparata con farina di mais locale, la polenta accompagna frequentemente carni in umido, pesce e formaggi. Questo piatto tradizionale è un esempio di come ingredienti semplici possano trasformarsi in un pasto delizioso.
Treviso – Nova Gorica/Gorizia – 24 maggio
Treviso è famosa per il suo tiramisù, un dolce iconico che ha conquistato il mondo. Ma non è l’unico tesoro della zona: il radicchio tardivo di Treviso, con il suo sapore amarognolo e croccantezza, è un prodotto d’eccellenza che ha ottenuto il marchio IGP. Questo ortaggio è spesso utilizzato in piatti semplici ma gustosi, come la pasta al radicchio, che può essere arricchita con vari ingredienti per esaltare il suo sapore unico.
Fiume Veneto – Asiago – 25 maggio
In Friuli, il Frico è un piatto emblematico, preparato con formaggio Montasio, patate e cipolla. Questo piatto può essere servito in versione croccante o morbida e spesso accompagna la polenta. Un’altra specialità locale è il Tòc in Braide, una polenta densa e avvolgente, arricchita con ricotta affumicata o formaggi tipici, che rappresenta una vera delizia per gli amanti della cucina tradizionale.
Piazzola sul Brenta – San Valentino (Brentonico) – 27 maggio
Tra le specialità di questa zona, il Risi e Bisi spicca come un risotto cremoso preparato con piselli freschi, simbolo della primavera e della tradizione culinaria della Serenissima. Anche la pasta e fagioli e il baccalà sono piatti tipici da provare, ognuno con una storia che racconta la cultura gastronomica locale.
San Michele all’Adige (Fondazione Edmund Mach) – Bormio – 28 maggio
In Trentino, l’Asparago di Zambana è un prodotto locale di alta qualità , caratterizzato da un colore bianco candido e un sapore delicato. Le mele, gli insaccati e il Trentingrana DOP sono altri ingredienti tipici della zona, che insieme formano un quadro gastronomico ricco e variegato, perfetto per chi desidera scoprire i sapori autentici del territorio.
Morbegno – Cesano Maderno – 29 maggio
La Valtellina è una terra di specialità culinarie, dai Pizzoccheri alla Bresaola, passando per gli Sciatt e il Taroz. I formaggi locali, come il Bitto e la Casera, sono ingredienti fondamentali in molte preparazioni, rendendo ogni piatto un’esperienza unica e gustosa.
Biella – Champoluc – 30 maggio
In Piemonte, la Toma è il re dei formaggi, a pasta dura e di latte vaccino, che si abbina perfettamente alla “pulenta cunscia”. Tra gli insaccati, i più diffusi sono il salame d’ula, il salame di vacca e il salame d’asu, ognuno con sapori unici che riflettono la tradizione gastronomica della regione.
Verrès – Sestrière (Vialattea) – 31 maggio
Infine, il Trocroque Boton è un biscotto salato a base di Fontina, mentre la Zuppa di San Rocco è un piatto tradizionale che combina pane raffermo, brodo di carne, cavolo e patate, perfetto per le fredde giornate invernali. Queste ricette raccontano la storia culinaria di Verrès, unendo ingredienti semplici a preparazioni tradizionali.
Roma – 1 giugno
Roma, la capitale, offre piatti iconici come l’amatriciana, originaria di Amatrice, che combina guanciale, pomodoro e pecorino. Altri piatti simbolo sono il Cacio e Pepe e i Carciofi alla giudia, che rappresentano la ricchezza della cucina laziale. Questi piatti non sono solo una delizia per il palato, ma anche un modo per immergersi nella cultura e nella storia della città eterna.