Rileggere il proprio passato per dare vita a una nuova era. Questo è l’obiettivo di Gucci, che ha scelto di riscoprire il proprio ricco patrimonio in un momento cruciale per il marchio. Dopo l’uscita di scena di Sabato De Sarno, l’attenzione si concentra sulla prima collezione del nuovo stilista, Demna, attesa per luglio 2025. Nel frattempo, la maison ha presentato la collezione Cruise 2026, sfilando il 12 maggio 2025 nel centro di Firenze, precisamente nel suggestivo Palazzo Settimanni, un edificio cinquecentesco che ospita l’archivio della storica maison del gruppo Kering.
Dettagli della sfilata
La sfilata ha avuto luogo tra le sale del primo piano nobile del palazzo e si è poi spostata su Via delle Caldaie, per concludersi in Piazza Santo Spirito, chiusa per l’occasione. Non sono mancate le polemiche da parte dei residenti, ma l’evento ha attirato numerosi ospiti illustri. Tra i presenti, l’attrice Julia Garner, Viola Davis accompagnata da Jiuliud Tennon, Mark Ronson, Paul Mescal e Jeff ed Emily Goldblum. Per l’evento, la maison ha predisposto un sitting per gli ospiti, con bar e tavoli rimossi attorno alla fontana centrale, ripulita a spese della maison.
Omaggio alla tradizione
La collezione Cruise 2026 rappresenta un omaggio alla lunga tradizione della moda Gucci, ripercorrendo le varie decadi dal 1921 fino ai giorni nostri, e celebrando anche l’eredità tessile di Firenze. Tra i materiali utilizzati spiccano broccati, jacquard, sete e velluti, con pizzi stratificati decorati da strass e ricami preziosi. Sebbene ci siano interrogativi sulla supervisione di Demna riguardo ai 42 look presentati, Gucci ha chiarito che la collezione è frutto del lavoro del team creativo interno, in attesa dell’ingresso graduale del designer georgiano nella direzione creativa.
Elementi distintivi della collezione
Un elemento distintivo della collezione è il monogramma della doppia G, che si ritrova in vari dettagli, come sulle calze trasparenti adornate di strass. La G singola è utilizzata su fibbie, intarsi e tacchi, mentre le silhouette richiamano fortemente gli anni Settanta, con abiti e blazer caratterizzati da spalle strutturate e marcate.
Accessori e gioielleria
Per quanto riguarda gli accessori, oltre a borse ispirate all’archivio, debutta il modello Giglio, un omaggio al fiore simbolo di Firenze fin dal Medioevo, disponibile per l’acquisto subito dopo la sfilata. Inoltre, sono stati presentati alcuni pezzi di alta gioielleria realizzati in collaborazione con Pomellato, tra cui una collana e una minaudière in pelle, oro e diamanti pavé. La collezione, pur celebrando il proprio heritage, si distacca da un approccio nostalgico.
Visione futura del marchio
Stefano Cantino, CEO di Gucci, ha dichiarato: “Il modo in cui si fanno le cose conta più di quante se ne fanno. Questa sfilata esprime in modo autentico l’identità di Gucci, nel luogo che più di ogni altro custodisce la nostra storia”. Un chiaro segnale di come il marchio intenda affrontare il futuro, radicandosi nel proprio passato ma con uno sguardo innovativo.