Il Piemonte si afferma nei vini Docg Roero e Alta Langa con nuove etichette

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Sulle etichette dei vini Roero Docg e Alta Langa Docg, a partire dal 2025, sarà possibile includere l’indicazione geografica più ampia “Piemonte“. Questa novità, che si applica su base volontaria, è stata approvata all’unanimità dalle assemblee dei soci dei Consorzi di tutela dei vini a denominazione d’origine Roero Docg e Alta Langa Docg. Le assemblee degli altri consorzi piemontesi sono già in programma, con l’intento di estendere la modifica a tutte le 60 denominazioni d’origine del Piemonte entro l’inizio dell’estate.

Il commento dell’assessore regionale

Paolo Bongioanni, assessore al Commercio, agricoltura e cibo, caccia e pesca, parchi della Regione Piemonte, ha espresso la sua soddisfazione per questa conquista, sottolineando il lavoro svolto sin dall’inizio del suo mandato. Ha spiegato che la legislazione europea vieta l’uso di brand o loghi sulle etichette dei vini, come il nuovo “Eccellenza Piemonte – Piemonte Is“, che accompagnerà altri prodotti agroalimentari di alta qualità della regione. Tuttavia, è consentito inserire una menzione geografica più ampia, che identifichi i vini Doc e Docg prodotti in un territorio ben definito, come quello di una regione. Secondo Bongioanni, le 19 Docg e 41 Doc del Piemonte diventeranno ambasciatrici del nome “Piemonte“.

Anche Francesco Monchiero, presidente di Piemonte Land of Wine, ha accolto con favore questa iniziativa, che riunisce i consorzi delle 60 Docg e Doc del Piemonte.

Dettagli sulla nuova indicazione

La nuova indicazione geografica “Piemonte” apparirà sotto la denominazione d’origine e l’eventuale cru, senza utilizzare caratteri più grandi rispetto a quelli della denominazione principale. Questa modifica rappresenta un passo significativo per il riconoscimento e la valorizzazione dei vini piemontesi.

Dopo aver approvato tutte le modifiche ai disciplinari, queste dovranno essere confermate dal Comitato nazionale vini, l’organo competente del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Masaf). Si prevede che questo processo possa completarsi in autunno, seguito da un decreto ministeriale. Le prime etichette a riportare l’indicazione “Piemonte” saranno probabilmente quelle della vendemmia del 2026, segnando un nuovo capitolo per l’enologia piemontese.