Il Piemonte tutela la tradizione del tartufo con osservazioni al ddl

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Il Piemonte si prepara a prendere parte attivamente al dibattito nazionale riguardante il rinnovamento della legislazione sul tartufo, un tema di grande rilevanza per la regione. Le osservazioni principali riguardano il riconoscimento del valore culturale legato alla cerca e alla raccolta del tartufo, che è stato inserito nella lista dell’UNESCO come Patrimonio immateriale dell’Umanità. Inoltre, si sottolinea l’importanza della tutela e della pianificazione delle tartufaie, sia naturali che controllate, e la necessità di adeguare il calendario di raccolta e vendita alle nuove sfide imposte dal cambiamento climatico.

Discussione sul disegno di legge

Attualmente, il disegno di legge 1.412 è in discussione al Senato, con l’obiettivo di aggiornare una normativa che risale al 1985. Tra le novità previste nel disegno, emerge l’idea di istituire un Piano nazionale per la filiera del tartufo, consentendo alle Regioni di implementare un proprio Piano regionale. Il Piemonte, in particolare, ha già adottato questa misura dal 2013, dimostrando un approccio proattivo nella gestione delle risorse tartufigene.

Presentazione delle osservazioni

Le osservazioni formulate saranno presentate al senatore Giorgio Bergesio, il quale ha introdotto il disegno di legge lo scorso marzo. Il 26 maggio, il senatore parteciperà alla Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno piemontese, un organismo che si occupa di analizzare le implicazioni delle politiche tartufigene sul territorio. Le analisi condotte dalla struttura regionale e dal Centro nazionale studi tartufo evidenziano “alcuni elementi critici che, se non corretti, rischiano di compromettere le specificità del modello piemontese”, come comunicato dalla Regione.

Impegno della Regione

Marco Gallo, assessore regionale alla Tartuficoltura, ha sottolineato l’importanza del Piemonte nel panorama internazionale del tartufo, dichiarando: “Il Piemonte rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale nel settore del tartufo. Su questi punti porterò personalmente al senatore Bergesio, in occasione della prossima seduta della Consulta a Torino, le nostre proposte concrete di modifica”. La Regione, quindi, si impegna a garantire che il patrimonio tartufigeno piemontese continui a prosperare e a essere tutelato nel contesto di una normativa aggiornata e in linea con le esigenze attuali.