Il tè in Italia: un mercato da oltre 600 milioni di euro tra tazze e bevande

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I prodotti a base di thè, sia sfuso che in forma di bevande, hanno raggiunto in Italia un mercato che supera i 600 milioni di euro. Questa analisi è stata fornita da Sergio Grasso, Account Development di NielsenIQ, in occasione della Giornata mondiale del tè, celebrata dalle Nazioni Unite. L’analista ha messo in evidenza le notevoli differenze che caratterizzano i vari segmenti di questo mercato.

Settore del thè sfuso

Nel settore del thè sfuso, il thè normale continua a mostrare segni di buona salute, registrando un incremento sia in valore che in volumi venduti. Nel periodo mobile conclusosi ad aprile 2025, il valore è aumentato del 2,3% e i volumi del 1,7%. Questo trend positivo potrebbe essere attribuito a un passaggio di consumo dal caffè, il cui prezzo delle materie prime è aumentato, spingendo i consumatori verso alternative più economiche. Anche il thè porzionato, distribuito attraverso vari sistemi di erogazione come le capsule, ha mostrato una crescita, sebbene i volumi rimangano ancora contenuti in termini assoluti.

Comparto delle bevande a base di thè

Per quanto riguarda il comparto delle bevande a base di thè, si osserva una contrazione generale sia in valore che in volume. Questo calo è influenzato principalmente dalla diminuzione delle vendite di bevande thè normali e di quelle deteinato. Tuttavia, in questo contesto, spiccano i prodotti di thè senza zucchero, che hanno registrato performance positive, evidenziando un cambiamento nelle preferenze dei consumatori verso opzioni più salutari.

Panoramica del mercato del thè in Italia

Il mercato del thè in Italia, quindi, presenta un quadro complesso e in evoluzione, con segmenti che crescono mentre altri mostrano segni di stagnazione o contrazione. L’analisi di NielsenIQ offre uno spaccato utile per comprendere le dinamiche di questo settore in continua trasformazione.