Jodie Foster ha fatto il suo ritorno al Festival di Cannes nel 2025, a distanza di quattro anni dall’ultima apparizione, quando le fu conferita la Palma d’oro onoraria. La celebre attrice, che ha debuttato a Cannes nel 1977 all’età di 13 anni con “Taxi Driver” di Martin Scorsese, ha presentato il suo nuovo film “Vie Privée” di Rebecca Zlotowski, che non è in competizione. Questa pellicola segna il primo ruolo significativo di Foster in lingua francese, lingua che ha appreso durante gli studi al Liceo francese di Los Angeles.
Accoglienza e legame con la Francia
L’accoglienza calorosa riservata a Foster al suo arrivo a Cannes è stata un chiaro segno del suo legame speciale con la Francia. In passato, le erano stati proposti ruoli da protagonista in film francesi, ma l’attrice ha confessato di aver rifiutato per paura di affrontare il dialogo in una lingua non madrelingua. Ora, con “Vie Privée”, la regista Zlotowski ha realizzato un sogno, e Foster ha trovato la motivazione per tornare al lavoro, attratta dalla sceneggiatura scritta in collaborazione con Anne Berest.
Il personaggio di Jodie Foster
Nel film, Jodie Foster interpreta Lilian Steiner, una psichiatra sicura di sé e distaccata, che affronta una crisi personale e professionale dopo la morte di una paziente, interpretata da Virginie Efira. La protagonista, inizialmente bloccata nella sua carriera, si ritrova coinvolta in un’indagine che la porterà a mettere in discussione le sue certezze e a scoprire una nuova parte di sé. Foster ha descritto il suo personaggio come una donna in cerca di leggerezza e ironia, un cambiamento rispetto alla serietà che la caratterizzava da giovane.
Ritorno sul set e riflessioni personali
L’attrice ha rivelato che tornare sul set e instaurare nuove amicizie è stato fondamentale per lei. Con il passare degli anni, ha imparato a cercare la leggerezza e a riscoprire se stessa. Nella sua carriera, ha affrontato il tema dell’identità, avendo due figli con la produttrice Cydney Bernard e sposato dal 2014 l’attrice e fotografa Alexandra Hedison. In un’intervista rilasciata a Variety, ha parlato della sua ammirazione per i giovani attori, pur esprimendo la sua esigenza di lavorare solo su progetti che la coinvolgano veramente.
Nuove prospettive e sfide nel cinema
Dopo un periodo di pausa dedicato alla vita familiare, Jodie Foster ha ripreso la sua carriera di attrice, ricevendo una nomination all’Oscar nel 2023 per il suo ruolo in “Nyad” e un Emmy per “True Detective: Night Country” nel 2024. A 62 anni, Foster ha una nuova prospettiva sul cinema e una “nuova libertà”. Ha diretto diversi film, tra cui “Il piccolo Tate” e “A casa per le vacanze”, esprimendo il suo desiderio di realizzare opere che riflettano la sua vita. Ha sottolineato le difficoltà che le donne registe affrontano nel settore, evidenziando che, nonostante i progressi, ci sia ancora molto da fare per garantire una rappresentanza equa.
Preoccupazioni per la diversità nell’intrattenimento
Infine, ha espresso preoccupazione per le recenti politiche dell’amministrazione Trump riguardo ai programmi di inclusione, sottolineando l’importanza di raccontare tutte le storie e di garantire che la diversità venga rappresentata nel mondo dell’intrattenimento.