Abbiamo colto l’opportunità dell’imminente edizione torinese della The World’s 50 Best Restaurants, la prima mai tenuta in Italia, per intervistare il direttore della celebre classifica, William Drew. Durante l’incontro, Drew ha fornito dettagli interessanti sul panorama del fine dining mondiale e sull’attesa manifestazione.
Il 19 giugno 2025, Torino ospiterà questo prestigioso evento gastronomico, considerato gli Oscar della ristorazione internazionale. L’attenzione è tutta rivolta alla 50 Best, che per la prima volta si svolgerà in Italia, attirando chef, votanti e giornalisti, ma anche appassionati di gastronomia. L’organizzazione ha annunciato il programma delle 50 Best Signature Sessions, una serie di cene speciali che si terranno in vari ristoranti della città, con la partecipazione di ospiti internazionali.
Le 50 best signature sessions: cene aperte al pubblico
Sette eventi gastronomici si svolgeranno in altrettanti ristoranti torinesi, con prezzi che variano dai 170 ai 290 euro. Martedì 17 giugno, il Ristorante Del Cambio accoglierà gli chef australiani James Henry e Shaun Kelly, provenienti da Le Doyenné, un ristorante situato a Saint-Vrain, a 40 km da Parigi. Nello stesso giorno, il ristorante Gardenia di Caluso vedrà la chef Mariangela Susigan collaborare con Nicolai Nørregaard del Kadeau di Copenaghen, noto per la New Nordic Cuisine. Sempre il 17 giugno, il ristorante Scatto, all’interno delle Gallerie d’Italia, ospiterà Jose Luis Hinostroza, chef del ristorante Arca, per una serata che celebra la fusione tra cucina italiana e messicana.
Il giorno successivo, mercoledì 18 giugno, il cocktail bar e ristorante Nikkei Azotea darà il benvenuto a Pía León del Kjolle di Lima, premiata come The World’s Best Female Chef nel 2021. Venerdì 20 giugno, il Ristorante Consorzio presenterà un pranzo che unisce la tradizione piemontese della chef Valentina Chiaramonte con la cucina belga di Willem Hiele. La serata di venerdì si sposterà da Casa Vicina, dove lo chef Norbert Niederkofler dell’Atelier Moessmer di Brunico si unirà alla famiglia Vicina per una cena all’insegna della tradizione italiana. Infine, sabato 21 giugno, il pranzo conclusivo avrà luogo da Piazza Duomo ad Alba, con una collaborazione tra Enrico Crippa e Hiroyasu Kawate di Florilège di Tokyo.
Le altre anticipazioni, raccontate da William Drew
Durante la nostra conversazione, William Drew ha confermato le sedi ufficiali dell’evento: le Officine Grandi Riparazioni (OGR) per i 50 Best Talks e l’Auditorium del Lingotto per la cerimonia di premiazione. Ha anche accennato all’After Party, che si terrà probabilmente all’interno del Lingotto, con Massimo Bottura come co-host. Il party di chiusura, previsto per venerdì 20 giugno, si svolgerà all’NH Carlina, con la partecipazione di Mauro Colagreco ed Elena Reygadas.
Drew ha sottolineato che questa edizione della 50 Best sarà particolarmente rappresentativa dell’ospitalità italiana, mostrando la passione e l’amore per la gastronomia che caratterizzano il Paese. Ha anche evidenziato la presenza di numerosi chef italiani, sia in patria che all’estero, pronti a contribuire a questa celebrazione culinaria.
50 best vs michelin
La crescente popolarità della 50 Best sta sfidando il predominio della Guida Michelin. Drew ha chiarito che l’obiettivo è aumentare la notorietà della classifica a livello globale, raggiungendo anche coloro che ancora non la conoscono, specialmente al di fuori dell’Europa. Ha sottolineato l’importanza di una metodologia chiara e credibile per il sistema di votazione, che deve essere trasparente e privo di pregiudizi.
Inoltre, ha affermato che la diversità è uno dei punti di forza della 50 Best, con ristoranti provenienti da tutto il mondo che rappresentano stili e tradizioni culinarie differenti.
Come si entra nella The World’s 50 best restaurants
Drew ha spiegato che non esistono criteri specifici che un ristorante deve seguire per entrare nella classifica, poiché il gusto è soggettivo. Ha consigliato ai ristoratori di puntare a essere la miglior versione di se stessi, prestando attenzione ai clienti e alla loro esperienza. La presenza nella 50 Best può avere un impatto significativo sulle prenotazioni, in particolare per i ristoranti che si posizionano ai vertici della classifica.
The World’s best female chef: proprio necessario?
Infine, abbiamo discusso della categoria dedicata alla migliore chef donna. Drew ha affermato che, sebbene ci siano opinioni diverse, questa categoria offre una piattaforma importante per discutere della parità di genere nel settore. La hall of fame degli chef vincitori, invece, non diminuisce la competizione, poiché i ristoranti possono continuare a partecipare con nuove aperture.
Drew ha condiviso la sua ammirazione per la cucina italiana e piemontese, sottolineando l’importanza di celebrare le eccellenze culinarie del Paese, ma ha preferito non rivelare nomi di ristoranti specifici visitati durante i suoi sopralluoghi.