La proposta di modifica al disciplinare di produzione del Pecorino Romano DOP, presentata dal Consorzio di tutela, non ha ricevuto l’approvazione della Giunta regionale della Sardegna. Durante la riunione del 10 gennaio 2025, l’assessore all’Agricoltura Gian Franco Satta ha comunicato che l’ente ha espresso un “indirizzo contrario” a causa dell’esclusione delle razze ovine autoctone tradizionali dall’elenco delle razze ammesse per la produzione del latte destinato alla trasformazione. Questa decisione è stata motivata con la necessità di allinearsi alle politiche regionali che tutelano i sistemi di allevamento tradizionali, promuovono la sostenibilità ambientale e preservano la biodiversità.
Lamentando la situazione, i pastori senza bandiere e Agrinsieme Sardegna, un’organizzazione che rappresenta diverse aziende agricole e cooperative, avevano già lanciato un appello per garantire la valorizzazione delle razze locali. Agrinsieme comprende associazioni come Cia, Confagricoltura e Copagri, oltre a cooperative come Agci Agrital e Fedagri Confcooperative.
Daniele Caddeo, presidente di Agrinsieme, ha accolto con favore la delibera della Giunta regionale, sottolineando che la posizione espressa dall’esecutivo si allinea con la lotta per la valorizzazione delle razze locali. Caddeo ha evidenziato l’importanza di riconoscere il legame tra le razze ovine e i territori, dove migliaia di allevatori operano quotidianamente. Il messaggio proveniente da Cagliari è stato interpretato come un segnale politico forte, da considerare da tutti gli attori del settore.
Caddeo ha ulteriormente spiegato che valorizzare le razze autoctone significa riconoscere la qualità del latte proveniente dai diversi territori dell’isola e dalle aree di produzione del Pecorino Romano DOP, che includono pascoli in Sardegna, Lazio e provincia di Grosseto. La direzione intrapresa dalla Giunta è vista come un passo fondamentale per sostenere le aziende che vogliono puntare sulla qualità come elemento distintivo nel panorama dei mercati globali.
Le razze ovine autoctone che rientrano nell’areale del Pecorino Romano DOP comprendono la Pecora Sarda, la Nera di Arbus, la Comisana, la Massese, la Vissana, la Sopravissana e la razza dell’Amiata, tutte parte integrante di un patrimonio zootecnico di grande valore per la Sardegna e le regioni limitrofe.