L’elezione di Leone XIV ha suscitato un notevole fermento nel panorama mediatico, generando una miriade di meme e battute che si sono diffuse rapidamente sui social network e nelle vignette satiriche. Il nuovo Pontefice, il cui nome di nascita è Robert Francis Prevost, ha attirato l’attenzione non solo per il suo ruolo, ma anche per la sua origine statunitense, essendo nato a Chicago. I meme lo ritraggono in situazioni divertenti, come quello in cui indossa la maglia dei Chicago Bulls mentre schiaccia a canestro, evocando il leggendario Michael Jordan. Altri lo hanno paragonato ai Blues Brothers, con la didascalia “in missione per conto di Dio”, accompagnati dall’hashtag #HabemusPapam.
Il ruolo della satira nella politica
Il 2025 segna un’epoca in cui l’ironia e la satira si intrecciano anche con la politica. Il comico Maurizio Crozza ha descritto il nuovo Papa come un “impacchettatore di politici”, e i meme si sono moltiplicati, spaziando da immagini con la tiara papale e la scritta “Make Vatican Great Again” a parodie del progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. In quest’ultimo, Leone XIV si oppone all’idea di collegamento tra Reggio Calabria e Messina, utilizzando calcoli complessi e riferendosi alla sua laurea in matematica. Un meme in particolare ha catturato l’attenzione, mostrando il Pontefice affacciato dalla Loggia con la domanda retorica “A cosa può mai servire una laurea in matematica?”.
La risata come gesto di resistenza
La rete sembra cercare un modo per affrontare la complessità del presente, in un contesto caratterizzato da notizie su guerre e crisi politiche. La risata, anche se rivolta verso figure sacre, diventa un gesto di resistenza e speranza. La leggerezza dei meme rappresenta un tentativo di trovare un senso in un mondo complesso e spesso opprimente.
La proliferazione delle fake news
Tuttavia, l’emergere di Leone XIV ha anche portato con sé un aumento delle fake news. Già durante il pontificato di Papa Francesco, la diffusione di testi falsamente attribuiti al Pontefice era stata un problema. Con l’elezione di Leone XIV, questa tendenza è continuata, includendo anche video manipolati attraverso l’intelligenza artificiale. Dal 10 maggio, un testo che imitava il linguaggio papale è apparso su diverse piattaforme, cercando di suscitare emozioni e richiamando l’esperienza missionaria di Prevost. I commenti a questo messaggio, che inizia con “Fratelli, sorelle…”, sono stati generalmente positivi, con utenti che esprimono gratitudine per un Papa che parla al cuore della gente.
Un’altra fake news ha riguardato un presunto incontro di Leone XIV con le Guardie Svizzere, durante il quale avrebbe esortato a recitare la preghiera a san Michele arcangelo. Tuttavia, il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede non ha confermato alcun tale evento. Il sito snopes.com ha dedicato uno spazio a Leone XIV, analizzando notizie inventate che spaziano da racconti divertenti a contenuti politicizzati.
Recentemente, si è diffuso un video manipolato che mostrava il Papa in un incontro con i media il 12 maggio, in cui sembrava sostenere Ibrahim Traoré, attuale presidente del Burkina Faso. Questo tipo di disinformazione ha spinto la Santa Sede a rispondere, sottolineando che tutti i discorsi e i testi del Papa sono disponibili sui siti ufficiali. Il Pontefice ha anche fatto riferimento all’importanza di educare al senso critico, un tema affrontato durante l’udienza del 17 maggio con i membri della Fondazione “Centesimus Annus Pro Pontifice”.
In un contesto in cui le fake news si diffondono rapidamente, la comunicazione vaticana si trova di fronte a nuove sfide, richiedendo un’attenzione particolare per garantire che i messaggi autentici del Papa raggiungano il pubblico senza distorsioni.