In diverse nazioni, tra cui l’Italia, la mancia rappresenta un gesto facoltativo: sebbene sia apprezzata da chi la riceve, la decisione di lasciarla spetta unicamente al cliente. Al contrario, in Paesi come gli Stati Uniti, la mancia è considerata obbligatoria, con una percentuale standard fissata al 20% per i servizi ristorativi. In Giappone, invece, il concetto di mancia è percepito come un affronto, poiché si presume che offrire un servizio impeccabile sia un dovere. Le norme non scritte riguardanti la buona educazione offrono spunti interessanti su questa usanza storica.
Origine del termine “mancia”
Il concetto di mancia ha radici storiche che risalgono alle corti nobiliari. La parola deriva dal francese, precisamente dal termine “manches”, che significa “maniche”. Questa associazione si spiega con il fatto che, in passato, i servitori delle dimore aristocratiche ricevevano compensi limitati, consistenti principalmente in vitto, alloggio e abbigliamento. Gli extra, come le maniche di ricambio, venivano concessi come segno di riconoscimento per il servizio prestato.
Normative del galateo riguardo alla mancia
Secondo Samuele Briatore, presidente dell’Accademia Italiana di Galateo, la mancia rappresentava un modo per esprimere gratitudine nei confronti del personale di servizio che si prendeva cura degli ospiti nelle residenze nobili. Sebbene il galateo non tratti in modo approfondito l’argomento, offre comunque indicazioni chiare riguardo alla prassi della mancia. Briatore sottolinea che, nonostante il galateo sia stato redatto da individui benestanti, esistono norme di comportamento che meritano attenzione.
Obbligo di lasciare la mancia
Un principio fondamentale è che la buona educazione suggerisce di esprimere gratitudine, anche attraverso una mancia, quando si riceve un servizio di qualità. Briatore evidenzia che il personale di ristoranti e hotel è retribuito per fornire un servizio, non per ricevere compensi supplementari. È consuetudine lasciare una mancia anche per i servizi di consegna a domicilio, poiché i rider spesso guadagnano poco e affrontano condizioni difficili per recapitare gli ordini.
Tempistiche per lasciare la mancia
Quando si decide di lasciare una mancia, è importante considerare il contesto. Briatore spiega che, sebbene il cameriere possa aver fornito un servizio eccezionale, è l’intera esperienza a contare, dall’igiene del ristorante all’atmosfera generale. Pertanto, è consigliabile lasciare la mancia in cassa, specificando che deve essere distribuita a tutto il personale, oppure offrire due mance: una per il cameriere e l’altra per il resto dello staff.
Modalità di lasciare la mancia
La discrezione è fondamentale nel lasciare la mancia. Briatore consiglia di evitare gesti eccessivi, come mettere direttamente i soldi nelle tasche del personale. Per esempio, in un hotel, è opportuno lasciare la mancia in una busta sul tavolo della camera, preferibilmente con un bigliettino di ringraziamento. Al ristorante, la mancia può essere lasciata sul tavolo per il cameriere e in cassa per il resto del personale. Inoltre, è utile segnalare al titolare l’eccellenza del servizio ricevuto.
Importo della mancia
Le norme non scritte indicano anche l’importo da lasciare come mancia. Briatore suggerisce di considerare un 15% per i ristoranti e gli hotel e almeno un 20% per i rider. Se non si raggiunge questa cifra, è preferibile lasciare un importo ridotto piuttosto che non lasciare nulla.
L’argomento della mancia continua a suscitare interesse e curiosità, con norme che variano notevolmente da cultura a cultura.