Modello 730-2025: guida alle spese detraibili e suggerimenti per risparmiare sulle tasse

Lavoratori dipendenti e pensionati possono presentare la loro dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730, disponibile in versione precompilata sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Questa modalità è particolarmente vantaggiosa poiché il modello precompilato è già arricchito con informazioni utili, accessibili tramite l’area riservata dell’utente.

Il modello 730 offre vantaggi significativi, come la possibilità di ricevere rimborsi fiscali direttamente in busta paga o nella pensione, eliminando la necessità di calcoli complessi. In caso di somme da versare, l’importo viene automaticamente detratto dallo stipendio o dalla pensione.

La scelta tra il modello ordinario e il modello precompilato è lasciata al contribuente. Questo articolo esplorerà chi è idoneo a utilizzare il 730, quali spese possono essere detratte, i documenti necessari, le scadenze da tenere a mente e le modalità per ottenere eventuali rimborsi.

Spese detraibili nel 730

Il modello 730 consente di portare in detrazione diverse spese, offrendo così opportunità di risparmio fiscale. Di seguito sono elencate le principali categorie di spese che possono essere scaricate.

Agevolazioni abitative

  • Affitto:
    • Detrazione di 300 euro per redditi fino a 15.494 euro.
    • Detrazione di 150 euro per redditi tra 15.494 euro e 30.987 euro.
    • Per contratti a canone concordato:
      • 496 euro se il reddito non supera 15.494 euro.
      • 248 euro per redditi tra 15.494 euro e 30.987 euro.
    • Per lavoratori dipendenti che si trasferiscono nel comune di lavoro (o in un comune limitrofo) per almeno 100 km in un’altra regione, è prevista una detrazione per i primi tre anni:
      • 992 euro se il reddito è entro 15.494 euro.
      • 496 euro se compreso tra 15.494 euro e 30.987 euro.
    • Giovani inquilini fino a 31 anni che si trasferiscono dall’abitazione dei genitori possono beneficiare di una detrazione del 20% sul canone d’affitto, fino a 2.000 euro, se il reddito complessivo non supera 15.494 euro.
  • Agenzia immobiliare:
    • Detrazione del 19% su un massimo di 1.000 euro per l’acquisto della prima casa tramite agenzia.
  • Mutuo:
    • Detrazione del 19% sugli interessi passivi:
      • Fino a 4.000 euro per l’acquisto della prima casa.
      • Fino a 2.582 euro per costruzione o ristrutturazione.
  • Ristrutturazioni e risparmio energetico:
    • Detrazione del 50% su un massimo di 96.000 euro per ristrutturazione edilizia.
    • Detrazione del 50% o 65% a seconda dell’intervento per risparmio energetico.
    • Bonus mobili:
      • Detrazione del 50% su un massimo di 5.000 euro per mobili ed elettrodomestici acquistati tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2024, destinati a immobili ristrutturati.
    • Bonus verde:
      • Detrazione del 36% su un massimo di 5.000 euro per sistemazioni a verde, impianti di irrigazione, recinzioni, pozzi, progettazione e manutenzione (5 rate annuali).
    • Superbonus:
      • Detrazione al 70% per il 2024, ripartita in 10 rate annuali, per spese relative a interventi “trainanti” di riqualificazione energetica e antisismica.

    Spese per famiglia e istruzione

    • Adozione internazionale:
      • Deduzione del 50% della spesa sostenuta, con aliquota dal 23% al 43% in base al reddito.
    • Asilo nido:
      • Detrazione del 19% su un massimo di 632 euro per figlio.
    • Assegni a ex coniuge:
      • Deduzione integrale dell’importo corrisposto all’ex coniuge (dal 23% al 43%, in base al reddito).
    • Attività sportive:
      • Detrazione del 19% su una spesa massima di 210 euro per ciascun figlio, tra 5 e 18 anni.
    • Conservatori e AFAM:
      • Se il reddito familiare è inferiore a 36.000 euro, detrazione del 19% fino a 1.000 euro, per figli tra 5 e 18 anni.
    • Erogazioni scolastiche:
      • Detrazione del 19% senza limiti d’importo per donazioni a scuole di ogni ordine e grado.
    • Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie:
      • Detrazione del 19% fino a 800 euro per alunno, comprese spese per gite, assicurazioni e contributi scolastici deliberati.
    • Studenti con DSA:
      • Detrazione del 19% per strumenti didattici fino al termine della scuola secondaria di secondo grado.
    • Università:
      • Detrazione del 19% sull’intero importo per università statali.
      • Per università non statali, l’importo massimo è stabilito dal MIUR.
      • Detrazione del 19% anche sul canone di affitto per studenti fuori sede, fino a 2.633 euro.

    Spese per lavoro e collaboratori

    • Contributi per collaboratori domestici:
      • Deduzione dal reddito (dal 23% al 43%) fino a un massimo di 1.549,37 euro per colf, badanti e babysitter.

    Spese per salute e benessere

    • Spese assicurative:
      • Detrazione del 19% per premi versati su polizze vita, infortuni e non autosufficienza, con limite di 530 euro o 1.291,14 euro, a seconda della polizza.
    • Spese funebri:
      • Detrazione del 19% su una spesa massima di 1.550 euro per ciascun decesso.
    • Spese sanitarie:
      • Detrazione del 19% per spese sanitarie superiori a 129,11 euro, comprese farmaci, ticket, degenze ospedaliere e prestazioni specialistiche.
    • Spese veterinarie:
      • Detrazione del 19% per spese tra 129,11 euro e 550 euro per animali da compagnia, e fino a 1.000 euro per il mantenimento dei cani guida.

    Spese per trasporti

    • Abbonamenti ai trasporti pubblici:
      • Detrazione del 19% su una spesa massima di 250 euro per abbonamenti a mezzi pubblici locali, regionali e interregionali.

    Donazioni

    Erogazioni liberali:

      • Detrazione dal 26% al 35%, fino a 30.000 euro, per donazioni a ONLUS, associazioni di volontariato e enti del terzo settore.
      • Deduzione del 10% del reddito complessivo per erogazioni a ONLUS.

    Documenti da conservare

    Raccogliere la documentazione necessaria è fondamentale per la compilazione della dichiarazione dei redditi. Ecco un elenco di documenti richiesti:

    • Contratto di locazione per chi vive in affitto.
    • Quietanza di versamento degli interessi per mutui casa.
    • Atto di acquisto o atto di mutuo.
    • Fatture per l’atto di acquisto e la stipula del mutuo.
    • Documentazione per la detrazione delle ristrutturazioni edilizie.
    • Ricevute o quietanze per iscrizioni a attività sportive.
    • Spese di istruzione per scuole materne, elementari e medie.
    • Assegni periodici versati all’ex coniuge.
    • Visura catastale.
    • Documentazione attestante le spese sanitarie.
    • Abbonamenti ai trasporti pubblici.
    • Contratto e quietanza per l’assicurazione.

    È consigliabile avere una fotocopia del documento di identità e del codice fiscale del contribuente e dei familiari a carico, insieme alla precedente dichiarazione dei redditi e alla nuova Certificazione Unica.

    Compilazione del 730 precompilato

    Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti possono accedere ai modelli 730 già predisposti con i dati in possesso dell’Agenzia stessa. Le informazioni trasmesse per la stagione dichiarativa in corso ammontano a circa un miliardo e trecento milioni.

    Per visualizzare e scaricare la dichiarazione, è necessario accedere all’area riservata utilizzando SPID, CIE o CNS. È possibile delegare un familiare o un’altra persona di fiducia per operare online, utilizzando la funzionalità appropriata. In alternativa, si può inviare una PEC o presentare la richiesta presso un ufficio dell’Agenzia.

    Scadenze per la presentazione del 730-2025

    Il modello 730/2025 precompilato deve essere presentato entro il 30 settembre 2025 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, al proprio sostituto d’imposta, a un CAF o a un professionista abilitato. Il 730 ordinario può essere presentato al sostituto d’imposta, a un CAF o a un professionista abilitato. Chi non ha un sostituto d’imposta deve rivolgersi a un CAF o a un professionista abilitato. Anche per il 730 ordinario, la scadenza è fissata al 30 settembre 2025.

    Modalità per ottenere rimborsi fiscali

    I contribuenti che hanno versato imposte superiori a quelle dovute possono richiedere un rimborso. Generalmente, a partire dal mese di luglio, il datore di lavoro o l’ente pensionistico provvede ai rimborsi relativi all’Irpef, trattenendo eventuali somme dovute. Per accelerare il rimborso, è possibile comunicare il proprio codice IBAN all’Agenzia tramite il servizio web “Accredito rimborso ed altre somme su c/c”.

    In caso di errori, è possibile presentare una richiesta di rimborso all’ufficio competente in base al domicilio fiscale.

    Correzione di errori nel 730

    Se un contribuente si accorge di errori nel 730, può procedere con due soluzioni:

    • Modello 730 rettificativo: il contribuente deve informare il soggetto che ha fornito assistenza fiscale per permettergli di elaborare un Mod. 730 rettificativo.
    • Modello 730 integrativo: se il contribuente si rende conto di non aver fornito tutti gli elementi necessari, le modalità di integrazione variano a seconda che le modifiche comportino una situazione più favorevole o meno.

    Scelta tra 730 e modello Redditi Persone Fisiche

    I contribuenti senza partita IVA possono optare tra il modello 730 e il modello Redditi Persone Fisiche. L’obbligo di utilizzare il modello Redditi sussiste se nell’anno precedente sono stati prodotti redditi di impresa, lavoro autonomo, plusvalenze o redditi derivanti da trust.

    La raccomandazione è di scegliere il modello 730, poiché offre tempi di rimborso più brevi e una compilazione più semplice.

Published by
Pamela Ciotti