Lavoratori dipendenti e pensionati possono presentare la loro dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730, disponibile in versione precompilata sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Questa modalità è particolarmente vantaggiosa poiché il modello precompilato è già arricchito con informazioni utili, accessibili tramite l’area riservata dell’utente.
Il modello 730 offre vantaggi significativi, come la possibilità di ricevere rimborsi fiscali direttamente in busta paga o nella pensione, eliminando la necessità di calcoli complessi. In caso di somme da versare, l’importo viene automaticamente detratto dallo stipendio o dalla pensione.
La scelta tra il modello ordinario e il modello precompilato è lasciata al contribuente. Questo articolo esplorerà chi è idoneo a utilizzare il 730, quali spese possono essere detratte, i documenti necessari, le scadenze da tenere a mente e le modalità per ottenere eventuali rimborsi.
Il modello 730 consente di portare in detrazione diverse spese, offrendo così opportunità di risparmio fiscale. Di seguito sono elencate le principali categorie di spese che possono essere scaricate.
Erogazioni liberali:
Raccogliere la documentazione necessaria è fondamentale per la compilazione della dichiarazione dei redditi. Ecco un elenco di documenti richiesti:
È consigliabile avere una fotocopia del documento di identità e del codice fiscale del contribuente e dei familiari a carico, insieme alla precedente dichiarazione dei redditi e alla nuova Certificazione Unica.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti possono accedere ai modelli 730 già predisposti con i dati in possesso dell’Agenzia stessa. Le informazioni trasmesse per la stagione dichiarativa in corso ammontano a circa un miliardo e trecento milioni.
Per visualizzare e scaricare la dichiarazione, è necessario accedere all’area riservata utilizzando SPID, CIE o CNS. È possibile delegare un familiare o un’altra persona di fiducia per operare online, utilizzando la funzionalità appropriata. In alternativa, si può inviare una PEC o presentare la richiesta presso un ufficio dell’Agenzia.
Il modello 730/2025 precompilato deve essere presentato entro il 30 settembre 2025 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, al proprio sostituto d’imposta, a un CAF o a un professionista abilitato. Il 730 ordinario può essere presentato al sostituto d’imposta, a un CAF o a un professionista abilitato. Chi non ha un sostituto d’imposta deve rivolgersi a un CAF o a un professionista abilitato. Anche per il 730 ordinario, la scadenza è fissata al 30 settembre 2025.
I contribuenti che hanno versato imposte superiori a quelle dovute possono richiedere un rimborso. Generalmente, a partire dal mese di luglio, il datore di lavoro o l’ente pensionistico provvede ai rimborsi relativi all’Irpef, trattenendo eventuali somme dovute. Per accelerare il rimborso, è possibile comunicare il proprio codice IBAN all’Agenzia tramite il servizio web “Accredito rimborso ed altre somme su c/c”.
In caso di errori, è possibile presentare una richiesta di rimborso all’ufficio competente in base al domicilio fiscale.
Se un contribuente si accorge di errori nel 730, può procedere con due soluzioni:
I contribuenti senza partita IVA possono optare tra il modello 730 e il modello Redditi Persone Fisiche. L’obbligo di utilizzare il modello Redditi sussiste se nell’anno precedente sono stati prodotti redditi di impresa, lavoro autonomo, plusvalenze o redditi derivanti da trust.
La raccomandazione è di scegliere il modello 730, poiché offre tempi di rimborso più brevi e una compilazione più semplice.