Il 2025 segna un cambiamento significativo per il Prosciutto di Parma DOP, grazie all’entrata in vigore di un nuovo disciplinare produttivo. La norma stabilisce l’innalzamento del peso massimo delle carcasse dei suini utilizzati per la produzione, passando da 168 kg a 180 kg. Questa modifica avrà un impatto diretto sulla disponibilità di suini e di cosce fresche, favorendo una pezzatura più consistente, essenziale per garantire le lunghe stagionature necessarie per il prodotto.
Modifiche al disciplinare produttivo
Le recenti modifiche si aggiungono a quelle già introdotte nel 2023, che avevano già aumentato la stagionatura minima da 12 a 14 mesi e ridotto il tenore salino massimo consentito. Inoltre, era stato innalzato il peso del prodotto e definite in modo più chiaro le genetiche suine ammesse e gli incroci consentiti, tutto con l’intento di elevare ulteriormente gli standard qualitativi del Prosciutto di Parma.
Il Presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, Alessandro Utini, ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione di questa modifica al disciplinare, sottolineando che è stata sostenuta all’unanimità da tutta la filiera produttiva. Secondo Utini, l’aumento del peso dei suini porterà benefici non solo in termini di disponibilità della materia prima per le aziende, ma anche nella caratterizzazione e diversificazione del prodotto finale. Infatti, il Prosciutto di Parma può essere affinato con stagionature elevate, richiedendo una quantità adeguata di cosce fresche che abbiano il peso necessario per sostenere lunghi processi di maturazione.
Collaborazione con le istituzioni
Utini ha anche voluto ringraziare il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e la Regione Emilia-Romagna per l’attenzione dimostrata nel recepire le esigenze della DOP e dell’intera filiera. La qualità del Prosciutto di Parma e la salute del settore produttivo rimangono obiettivi prioritari per il consorzio, che continuerà a lavorare in questa direzione.
Con queste nuove disposizioni, il Prosciutto di Parma DOP si prepara a mantenere la sua reputazione di eccellenza nel panorama gastronomico italiano, garantendo al contempo un futuro sostenibile per i produttori e per il mercato.