Si è inaugurata oggi, 1° novembre 2025, al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia la mostra “Viaggio nella storia del Profumo. Collezione Storp“, un progetto espositivo curato dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, realizzato in collaborazione con Mavive Parfums e Zignago Vetro, e sostenuto da Givaudan. L’evento ha visto anche la partecipazione del Dipartimento dei Beni Culturali, Archeologia, Storia dell’Arte, Cinema e della Musica dell’Università di Padova.
Il percorso espositivo presenta oltre 500 flaconi, custoditi come preziosi tesori sotto campane di vetro, che tracciano un affascinante cammino attraverso più di 6.000 anni di cultura olfattiva. Accanto ai reperti originali, i visitatori possono ammirare la ricostruzione contemporanea di sette fragranze storiche, realizzate seguendo le formule originali della storica casa essenziera Givaudan. La mostra si articola in diverse sezioni cronologiche, distribuite in 32 moduli espositivi, che spaziano dall’Antico Egitto fino alla modernità industriale.
Il tema centrale che unisce l’intera esposizione è rappresentato da un messaggio significativo: “Il profumo può svanire, ma il flacone ne conserva la memoria”. Questa idea si riflette nelle varie forme, nei materiali utilizzati e nei segni del tempo che raccontano 6.000 anni di creatività umana. Dall’Antico Egitto ai marchi contemporanei, le fragranze hanno accompagnato ogni aspetto della vita quotidiana, dal sacro al profano, dal rimedio medicinale al gesto cosmetico, rivelando così la loro evoluzione nel corso dei secoli.
La mostra offre una panoramica di reperti rari, che vanno dagli unguentari ai flaconi in porcellana di Meissen, fino ai capolavori d’oreficeria ottocenteschi e ai contenitori industriali del dopoguerra. Questi oggetti raccontano come la profumeria sia stata specchio delle civiltà che l’hanno prodotta, testimoniando il gusto e le abitudini di epoche passate.
La collezione attuale, conosciuta come Collezione Storp, ha origini nel 1911, anno in cui fu fondata l’azienda Drom. Bruno Storp e sua moglie Dora, entrambi appassionati di flaconi di profumo, hanno dato vita a una delle collezioni più belle e significative mai realizzate, abbracciando tutte le epoche, dall’antichità ai giorni nostri. Nel 1921, Dora Storp riuscì a raccogliere una vasta gamma di flaconi, mentre nel 1967 la collezione passò nelle mani di Ursula Storp, che dedicò la sua vita alla sua manutenzione e valorizzazione.
Oggi, la collezione comprende oltre 3.000 pezzi rari, alcuni dei quali risalgono a quasi 6.000 anni fa. I flaconi esposti rappresentano un’eccezionale testimonianza della raffinata arte della profumeria nel corso dei secoli, offrendo ai visitatori un’opportunità unica di esplorare la storia e l’evoluzione di un’arte che continua a influenzare la cultura contemporanea.