La mozzarella è uno dei formaggi più amati in Italia e nel mondo, eppure esistono due varianti principali che spesso vengono confuse: la mozzarella di bufala e il fiordilatte. Entrambi i formaggi hanno caratteristiche uniche e diverse composizioni, che possono influenzare la scelta dei consumatori, specialmente per chi è attento alla propria alimentazione. Nel 2025, è fondamentale comprendere le differenze nutrizionali e culinarie tra questi due prodotti.
Le differenze tra mozzarella di bufala e fiordilatte
La mozzarella di bufala è realizzata esclusivamente con latte di bufala e deve essere prodotta in specifiche aree del Centro-sud Italia, come Campania, Lazio, Molise, Basilicata e Puglia, per poter ottenere la certificazione DOP. Al contrario, il fiordilatte è prodotto con latte vaccino, e si possono trovare diverse varietà, come quella tipica di Agerola, in provincia di Napoli, o la mozzarella di Gioia del Colle, anch’essa DOP. Queste differenze di origine e ingredienti influenzano non solo il sapore, ma anche le proprietà nutrizionali.
Secondo la professoressa Laura Rossi, docente di Scienze dell’Alimentazione all’Università Roma Tre e ricercatrice all’Istituto Superiore di Sanità, entrambi i formaggi sono ricchi di calcio e proteine facilmente digeribili, ma non sono leggeri come si potrebbe pensare. Infatti, essendo formaggi freschi, presentano un apporto calorico significativo.
Calorie e valori nutrizionali
La professoressa Rossi spiega che il latte di bufala ha un contenuto di grassi superiore rispetto a quello vaccino utilizzato per il fiordilatte. Tuttavia, la differenza calorica tra i due non è così marcata, con la mozzarella di bufala che fornisce circa 270 calorie per 100 grammi, mentre il fiordilatte ne contiene circa 250. Nonostante ciò, il fiordilatte risulta leggermente più ricco di proteine, mentre la mozzarella di bufala ha un contenuto di lattosio inferiore, rendendola una scelta migliore per chi soffre di intolleranze.
Scelta della mozzarella in un regime dietetico
Quando si tratta di scegliere tra i due formaggi, la professoressa Rossi suggerisce che la decisione dovrebbe basarsi più sul gusto che sulle calorie. È importante non esagerare con le porzioni: una quantità di 100 grammi di mozzarella, sia di bufala che di fiordilatte, è raccomandata al massimo due volte a settimana per mantenere un’alimentazione equilibrata.
Digeribilità dei formaggi
La mozzarella di bufala, essendo più grassa, può risultare più difficile da digerire, anche se la differenza non è significativa. La professoressa Rossi sottolinea che la digeribilità dipende anche dagli alimenti con cui viene abbinata. Ad esempio, se si accompagna la mozzarella a condimenti grassi, come quelli utilizzati nelle pizze, la digestione può risultare più complessa.
La mozzarella light è una valida alternativa?
Per chi cerca un’opzione più leggera, la mozzarella light, che contiene il 30% di grassi in meno, potrebbe sembrare un’alternativa interessante. Tuttavia, è importante notare che i cibi light possono indurre a mangiare di più, poiché si tende a giustificare un consumo maggiore con il fatto che l’alimento è considerato “light”.
Come rendere la mozzarella più leggera
Un approccio nutrizionale equilibrato prevede di abbinare la mozzarella a verdure crude, grigliate o cotte al vapore, condite con olio extravergine di oliva. Questo non solo aumenta il volume del piatto, rendendolo più soddisfacente, ma migliora anche l’apporto di fibre, favorendo una migliore digestione. Per un pasto completo, è sufficiente aggiungere 70 grammi di pane come fonte di carboidrati.
La mozzarella, in tutte le sue varianti, continua a essere un alimento versatile e apprezzato, e la scelta tra bufala e fiordilatte dipende principalmente dalle preferenze personali e dalle esigenze nutrizionali individuali.