Nestlé decide di eliminare l’etichetta a semaforo dai suoi prodotti nei supermercati svizzeri

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Un’importante decisione ha colpito il settore agroalimentare in Svizzera: un altro grande nome, Nestlé, ha deciso di abbandonare il sistema di etichettatura nutrizionale Nutri-Score. Questo avviene in un contesto in cui la popolarità di tale sistema sta diminuendo, dopo che anche altre aziende, come Migros ed Emmi, avevano già fatto un passo indietro nel 2024.

Il contesto dell’abbandono del nutri-score

La Svizzera ha introdotto il Nutri-Score nel 2019, permettendo alle aziende di adottarlo su base volontaria. Tuttavia, l’accoglienza di questo sistema di etichettatura non è stata calorosa. Anche se il governo italiano ha preso una posizione chiara sulla questione, in Svizzera, così come in altri Paesi europei come Francia e Spagna, l’adozione del Nutri-Score è avvenuta senza un obbligo e con un entusiasmo limitato. La presenza di questo sistema è stata vista come un’opzione, piuttosto che come un requisito.

Il sistema di etichettatura, che utilizza una scala da A a E per classificare il valore nutrizionale dei prodotti, ha visto un crescente scetticismo. Questo è stato accentuato dalla decisione di Migros e Emmi di rimuovere l’etichetta dai loro prodotti, contribuendo a minare ulteriormente la fiducia nella sua efficacia.

A distanza di un anno da queste scelte, Nestlé ha annunciato che seguirà lo stesso percorso. La multinazionale, con sede a Vevey, prevede di eliminare gradualmente l’etichetta dai suoi prodotti in Svizzera, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi di imballaggio. Si stima che l’ultima etichetta Nutri-Score potrebbe scomparire dagli scaffali entro la fine del 2026.

Le motivazioni dietro la scelta di nestlé

Le motivazioni fornite da Nestlé per questa decisione si fondano su un evidente calo del supporto politico per il Nutri-Score in Svizzera. La società ha dichiarato che, in un contesto di questo tipo, l’etichetta non è più in grado di adempiere al suo ruolo di guida per i consumatori. La scelta di abbandonare l’etichettatura riflette una tendenza più ampia nel mercato elvetico, dove le aziende stanno rivalutando l’efficacia delle informazioni nutrizionali fornite ai consumatori.

Attualmente, la decisione di Nestlé si limita al mercato svizzero, ma rappresenta un chiaro segnale di come le dinamiche di consumo e le politiche alimentari stiano evolvendo. Con un panorama in continua evoluzione, è probabile che altre aziende possano seguire l’esempio della multinazionale, portando a un ripensamento generale sull’etichettatura nutrizionale e sulla sua utilità per i consumatori.