Op Terra di Bari approva il bilancio con un fatturato di 11 milioni nel 2024

L’Op Terra di Bari, una cooperativa con sede a Noicattaro, ha recentemente approvato il bilancio per il 2024, registrando un fatturato di 11 milioni di euro e una produzione complessiva di 50mila quintali di uva da tavola, di cui il 30% è certificata biologica. L’informazione è stata diffusa tramite un comunicato stampa della cooperativa, che riunisce 33 aziende socie e impiega 200 lavoratori stagionali, per la maggior parte donne, oltre a cinque dipendenti a tempo indeterminato.

Produzione e mercati di esportazione

La cooperativa ha rivelato che il 90% della sua produzione viene destinato all’export nei principali mercati europei e del Medio Oriente, tra i quali figurano Germania, Francia, Inghilterra, Danimarca, Belgio, Austria, Norvegia, Svezia ed Emirati Arabi. In prossimità del ventesimo anniversario dalla sua fondazione, l’Op Terra di Bari ha sottolineato la propria solidità e il progresso di un percorso cooperativo caratterizzato da innovazione, responsabilità sociale e risultati di eccellenza nel settore ortofrutticolo.

Dichiarazioni del presidente

Il presidente della cooperativa, Luigi Rizzo, ha dichiarato: “Abbiamo costruito in questi venti anni un modello cooperativo che unisce crescita economica e valori sociali. Responsabilità, trasparenza e dignità del lavoro sono i principi fondamentali della nostra attività quotidiana, che si proietta verso il futuro attraverso ricerca, innovazione e formazione”.

Visione e crescita nel settore

In merito al successo dell’Op Terra di Bari, Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia, ha evidenziato come la cooperativa abbia sviluppato una visione incentrata sulle persone, sul lavoro e sulla creazione di valore, considerati come priorità e obiettivi da perseguire. Questa visione ha permesso alla cooperativa di crescere e affermarsi nel panorama nazionale del settore ortofrutticolo, confermando il suo ruolo di rilievo in un mercato sempre più competitivo.

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Guido Sellis