Se un condominio non possiede un garage comune, box privati o posti auto scoperti in numero adeguato, il problema del parcheggio delle automobili può diventare significativo. Questo è particolarmente vero se uno o più condomini decidono di parcheggiare i propri veicoli in spazi non autorizzati. Tale situazione è frequente, specialmente in contesti in cui ogni famiglia dispone di più di un’autovettura per le necessità quotidiane o per recarsi al lavoro. In questi casi, si possono verificare episodi di parcheggio abusivo, che possono diventare ripetuti e prolungati nel tempo all’interno del condominio stesso.
Cosa si intende per parcheggio abusivo in condominio
Il termine parcheggio abusivo si riferisce all’atto di lasciare un veicolo in sosta in aree non destinate a tale uso all’interno del condominio. Questi spazi possono includere:
- Il cortile
- Il giardino
- I vialetti e le strade di accesso agli edifici
- L’area davanti al cancello del condominio o al portone
- Lo spazio antistante alla portineria
- L’area davanti al box o al parcheggio di un altro condomino
- Sotto un portico
In tali circostanze, il parcheggio abusivo ostacola l’utilizzo delle parti comuni per le finalità per cui sono state concepite, come il passaggio e lo scarico. Questo comportamento lede il diritto degli altri condomini di fruire degli spazi comuni. La gravità della situazione aumenta se la sosta abusiva è prolungata e si verifica ripetutamente. Tali comportamenti possono generare conflitti e tensioni tra i condomini. Il problema è accentuato nei condomini privi di posti auto sufficienti o in cui gli spazi disponibili sono inadeguati rispetto alle dimensioni delle autovetture moderne.
Cosa dice la legge circa il parcheggio abusivo in condominio
La condotta di un condomino che parcheggia in spazi non autorizzati costituisce un abuso, poiché impedisce agli altri condomini di utilizzare le aree comuni. Questo comportamento è considerato un uso illegittimo della cosa comune, come stabilito dall’articolo 1102 del Codice Civile. Inoltre, il regolamento condominiale può contenere disposizioni specifiche che vietano il parcheggio in spazi non autorizzati o limitano la sosta prolungata davanti all’ingresso.
Quali sono i poteri di intervento dell’amministratore di condominio
In situazioni di parcheggio abusivo, gli altri condomini possono segnalare il problema all’amministratore di condominio, richiedendo un intervento. Ma quali sono i reali poteri dell’amministratore per affrontare tali comportamenti? È essenziale chiarire che l’amministratore non ha la facoltà di rimuovere forzatamente il veicolo, poiché questa operazione è riservata alle forze competenti, come la Polizia Municipale, e può avvenire solo su suolo pubblico. Tuttavia, l’amministratore può richiamare il condomino al rispetto delle regole e invitarlo a rimuovere il veicolo. Se il condomino ignora il richiamo e continua a parcheggiare in spazi non idonei, l’amministratore ha la possibilità di portare la questione all’assemblea condominiale, con l’intento di far cessare la condotta abusiva, anche attraverso azioni legali, come previsto dall’articolo 1117 quater del Codice Civile.
Sanzioni pecuniarie: quando si possono applicare
Le sanzioni pecuniarie per i condomini che parcheggiano abusivamente possono essere imposte dall’amministratore solo se previste dal regolamento condominiale. Questo regolamento può stabilire sanzioni che rispettino i limiti dell’articolo 70 delle Disposizioni per l’attuazione del Codice Civile. Le sanzioni possono variare da un massimo di 200 euro fino a 800 euro in caso di comportamenti ripetuti, e tali somme devono essere versate nel fondo per le spese ordinarie del condominio. La decisione di applicare sanzioni deve essere approvata tramite una delibera assembleare.