Pascale parla di Berlusconi: “Senza di lui mi sento incompleta”

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Francesca Pascale ha aperto il suo cuore in un’intervista rilasciata a Chi, esprimendo un profondo senso di mancanza nei confronti di Silvio Berlusconi. La sua assenza, secondo Pascale, è paragonabile a una perdita fisica, come se le fosse stato tolto un braccio. La nostalgia per i momenti condivisi, caratterizzati da risate e conversazioni spensierate, la accompagna quotidianamente. Nonostante siano trascorsi cinque anni dalla loro separazione, il ricordo del presidente rimane vivo e presente nella sua vita.

Il ritorno alla ribalta

Dopo un lungo periodo di silenzio, la Pascale ha deciso di tornare alla ribalta, diventando ospite fissa del programma condotto da Piero Chiambretti, “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”. Durante questo tempo, ha riflettuto sulla sua vita personale, che ha visto anche un matrimonio con Paola Turci, anch’esso terminato. La mancanza di figure con cui condividere esperienze simili l’ha portata a cercare supporto in un analista, sottolineando l’importanza dei silenzi per rielaborare i suoi pensieri e sentimenti.

La difficoltà di una nuova relazione

La Pascale ha rivelato di non essere pronta a intraprendere una nuova relazione, temendo di far soffrire qualcuno. “Tutto quello che avevo l’ho dato al presidente”, ha dichiarato, evidenziando come ogni possibile amore futuro sarebbe considerato incompleto. Riguardo alla rottura con Berlusconi, ha spiegato che la politica ha avuto un ruolo cruciale nella crisi del loro rapporto. La sua spontaneità nel parlare, a volte in contrasto con le posizioni di Forza Italia, ha attirato critiche e ha innescato una campagna contro di lei.

Impegno per i diritti civili

Francesca Pascale ha voluto anche sottolineare il suo impegno per i diritti civili. Ha affermato di aver comunicato a Berlusconi la sua bisessualità, trovando in lui una persona aperta e rispettosa. Secondo la Pascale, i diritti civili e le questioni ambientali sono temi spesso trascurati dalla destra, rimanendo appannaggio della sinistra. Ha criticato l’etichettatura delle persone in base alle loro posizioni sui diritti, sostenendo che tali questioni dovrebbero riguardare tutti, indipendentemente dall’orientamento politico.

Preoccupazioni per le nuove generazioni

Oggi, la Pascale esprime preoccupazione per le nuove generazioni, che affrontano temi delicati come l’omosessualità e la salute mentale con paura e riservatezza. Ha messo in luce la necessità di un dialogo aperto su questi argomenti, che trascendono le ideologie politiche e colpiscono la vita quotidiana delle persone. La sua voce si fa portavoce di una battaglia per l’inclusione e il rispetto dei diritti di tutti, invitando a una maggiore consapevolezza e a un confronto sincero.