Rabarbaro: benefici, proprietà e quattro ricette da scoprire

L’imperatore cinese Shen Nung, risalente al 2.700 a.C., ha descritto le straordinarie qualità del rabarbaro nel suo famoso trattato sulle erbe medicinali. Questa pianta, già menzionata da Dioscuride e utilizzata in terapia per la prima volta da Tralliano, ha trovato un ampio impiego tra i medici del Medioevo, dimostrandosi un vero e proprio toccasana. Approfondire le sue virtù non solo arricchisce la nostra cucina, ma contribuisce anche al nostro benessere.

Origini e diffusione del rabarbaro

Il termine rabarbaro deriva dalle parole greche “ra”, che significa pianta, e “barbaron”, facendo riferimento al fatto che questa pianta fosse spesso coltivata da popolazioni barbare. Tuttavia, le prime testimonianze del suo utilizzo non provengono dalla Grecia, bensì dalla Cina, luogo d’origine della pianta. Solo successivamente, con l’espansione del commercio internazionale, il rabarbaro ha fatto il suo ingresso in Europa, trovando inizialmente terreno fertile in Inghilterra prima di diffondersi in altri paesi occidentali, attratti dalle sue proprietà benefiche.

Le proprietà benefiche del rabarbaro

Questa pianta erbacea perenne, che conta oltre 60 specie diverse, offre molteplici benefici. In cucina, il rabarbaro è un ingrediente versatile, utilizzato per preparare tisane, dolci e piatti a base di verdure. Sul fronte della salute, il rabarbaro si distingue per le sue funzioni digestive e lassative. Assumerlo sotto forma di tisana prima dei pasti può apportare notevoli vantaggi al fegato e alla digestione. In caso di scottature o ferite leggere, il rabarbaro può essere utilizzato anche come unguento, come riportano i testi di medicina tradizionale cinese. La pianta trova applicazione anche in fitoterapia per combattere le infezioni intestinali, grazie alle sue proprietà che riequilibrano la mucosa intestinale. Inoltre, il rabarbaro offre benefici per la circolazione: la presenza di ferro e rame stimola la produzione di nuovi globuli rossi, migliorando l’ossigenazione del sangue. Tra le sue numerose proprietà, il rabarbaro è emolliente, antispasmodico, diuretico e tonico. La radice è utilizzata anche per trattare la diarrea, i disturbi al fegato e alla cistifellea, i problemi mestruali e per depurare l’organismo.

Rabarbaro: un alleato versatile

Sorprendentemente, il rabarbaro si rivela anche un antiparassitario naturale. Se ne possono interrare pezzi nelle vicinanze di cavoli o verze, ottenendo così un efficace deterrente contro i parassiti di questi ortaggi. Inoltre, il rabarbaro si presta a usi cosmetici: può essere impiegato per donare riflessi color ramato ai capelli. Per ottenere questo effetto, basta mettere in infusione alcuni pezzi di rabarbaro in vino bianco per una settimana e utilizzare il liquido risultante sui capelli dopo il lavaggio.

Questa pianta, con le sue molteplici applicazioni, continua a sorprendere e a rivelarsi un prezioso alleato non solo in cucina, ma anche per la salute e la bellezza.

Published by
Pamela Ciotti