La torta caprese al limone rappresenta un momento significativo nella mia vita, un vero e proprio rito di passaggio. Questo dolce non è solo un dessert, ma un simbolo di come la cucina possa generare emozioni e unire le persone. Durante le mie esperienze culinarie, ho scoperto il potere della cucina italiana, capace di creare legami e momenti di condivisione tra individui.
La prima volta che ho preparato questa torta è stata un evento casuale, ma fortunato. Mi trovavo a Lecce, una città in cui ero appena arrivata, e desideravo mettermi alla prova con qualcosa di nuovo. È stato in occasione di un concorso di cucina dal titolo evocativo: Fornelli Indecisi. Questa competizione era aperta a chiunque volesse cimentarsi nella preparazione di un piatto, il che rappresentava per me un’opportunità per sperimentare e, allo stesso tempo, per socializzare. Era il 2013, un periodo in cui la passione per la cucina stava esplodendo, grazie anche ai programmi televisivi che avevano reso la figura dello chef molto popolare.
La mia torta caprese al limone ha avuto successo, arrivando alla finale di Fornelli Indecisi. La premiazione si è svolta senza formalità, durante un pranzo conviviale attorno a lunghi tavoli, dove si sono riunite molte persone. Non c’erano premi particolarmente prestigiosi in palio; nel mio caso, ho ricevuto un grembiule e un mestolo in silicone. Tuttavia, l’importanza di quell’evento risiedeva nella possibilità di condividere momenti di convivialità, discutere di ricette tradizionali come la parmigiana e le polpette, ridere e applaudire concorrenti come una nonnina che aveva presentato il suo piatto della domenica.
L’esperienza di Fornelli Indecisi mi ha regalato non solo un grembiule e un mestolo, ma anche nuove amicizie, tra cui quella con Pierpaolo Lala, l’ideatore del concorso, e la sua compagna Gabriella Morelli. Da quel momento, la mia passione per la cucina è cresciuta in modo esponenziale, portandomi a esplorare nuove ricette e tecniche culinarie. Questo percorso mi ha infine condotto alla rivista di cucina più antica d’Italia, un traguardo che mai avrei immaginato di raggiungere all’inizio della mia avventura.
Recentemente, i “ricordi” di Facebook mi hanno riportato a quei momenti speciali, spingendomi a rifare la torta caprese al limone. Questa volta l’ho condivisa con i miei nuovi amici a Milano, e ora desidero condividerla anche con voi, insieme a un pezzo della mia storia culinaria. La mia torta caprese al limone è ispirata ai ricordi della mia infanzia, dal profumo degli agrumi della limonaia del nonno Antonio, al limoncello preparato da mia nonna Tittina e dalle mie zie, fino al sapore delle mandorle che amavo gustare da piccola. Per questo motivo, avevo scelto di chiamarla Tort’à Surrient per il concorso.
Ingredienti:
Procedimento: