Una pasticceria di Roma lancia la Gaza Cola, scatenando polemiche online

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La pasticceria Charlotte, situata a Roma, ha recentemente avviato la vendita della Gaza Cola, un’iniziativa che ha suscitato un acceso dibattito sui social media. Questa bevanda è parte di un progetto ideato da Osama Qashoo, un imprenditore palestinese rifugiato a Londra, il cui obiettivo è quello di raccogliere fondi per la ricostruzione della sanità in Palestina. L’annuncio della disponibilità della Gaza Cola è stato pubblicato sui canali social della pasticceria, attirando immediatamente una serie di commenti, molti dei quali negativi.

Le reazioni sui social

La notizia della vendita della Gaza Cola ha generato una vera e propria tempesta di reazioni online. Il post della pasticceria Charlotte, che affermava: “Da oggi nella nostra pasticceria troverete in vendita una nuova bevanda, la Gaza Cola”, ha attirato commenti controversi. Tra le osservazioni più critiche, un utente ha invitato a segnalare la pasticceria, definendola “di extracomunitari” e deridendo la loro comprensione della lingua italiana. Questi commenti, riportati dalla stessa pasticceria, hanno rivelato un clima di ostilità nei confronti dell’iniziativa.

In risposta a tali attacchi, i titolari della Charlotte hanno dichiarato che l’uso del termine “extracomunitari” come insulto non li ferisce, ma piuttosto li motiva a continuare la loro missione. Hanno chiarito che la loro scelta di vendere la Gaza Cola è dettata da motivazioni etiche piuttosto che politiche, sottolineando il loro impegno a sostenere l’imprenditoria palestinese. Inoltre, hanno messo in evidenza che la pasticceria offre ai suoi clienti anche succhi di frutta di marchi artigianali, rifiutando di vendere prodotti di multinazionali.

Le recensioni e il sostegno alla causa

Oltre ai commenti negativi, ci sono anche molte persone che hanno espresso il loro sostegno all’iniziativa. Tuttavia, alcuni utenti hanno scelto di esprimere il loro disappunto attraverso recensioni negative, considerandole un modo più subdolo per attaccare la pasticceria. Per difendersi, i titolari hanno pubblicato un nuovo annuncio sui social, chiarendo che i profitti derivanti dalla vendita della Gaza Cola saranno destinati a progetti umanitari, inclusa la ricostruzione dell’Ospedale Al Karama.

I proprietari hanno spiegato che la loro scelta di vendere la Gaza Cola è motivata dalla volontà di sostenere l’indipendenza economica della Palestina e la lotta per la giustizia. Hanno affermato che vogliono essere in grado di rispondere ai propri figli e nipoti, quando chiederanno come sia stato possibile tutto questo, dicendo di essere stati dalla parte giusta della storia. Nonostante le critiche, l’iniziativa sembra avere avuto successo, con la pasticceria che ha già esaurito le scorte della Gaza Cola e attende un nuovo rifornimento.