Quasi l’80% degli italiani, precisamente il 77%, consuma regolarmente merendine, con una frequenza media di due volte alla settimana, in conformità con le raccomandazioni dei nutrizionisti. Questo dato emerge da un’indagine condotta da AstraRicerche per conto di Unione Italiana Food. La ricerca ha rivelato che il mercato delle merendine in Italia sta attraversando un periodo di rinnovamento, introducendo varianti ispirate a dolci di origine internazionale. Tra queste, si possono trovare i waffle provenienti dal Belgio, i pancake tipici degli Stati Uniti e i muffin anglosassoni, solo per citarne alcuni.
Il mercato delle merendine in italia
Gli esperti del settore sottolineano che la merendina rappresenta un alimento distintivo dell’industria dolciaria italiana, un prodotto unico che non ha eguali in altre nazioni, dove non esistono snack mono porzionati dal peso medio di soli 35 grammi. Dal punto di vista economico, il comparto delle merendine ha raggiunto nel 2024 un valore complessivo di quasi 1,4 miliardi di euro, secondo i dati forniti da Nielsen Iq. Questo risultato è il frutto di circa 192 milioni di chilogrammi di merendine vendute, coinvolgendo 28 milioni di consumatori.
Innovazione e varietà nel settore
Ogni anno, il mercato introduce tra 8 e 10 nuove referenze, segno di una continua evoluzione e adattamento alle preferenze dei consumatori. La diversificazione dei prodotti risponde a una domanda crescente di varietà e innovazione, rendendo le merendine non solo un alimento da consumare in modo occasionale, ma un’opzione sempre più presente nella dieta quotidiana degli italiani.