Uovo vegano: la nutrizionista offre consigli su come selezionarlo

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Quella dell’uovo vegano è una realtà sorprendente che sta guadagnando sempre più attenzione nel 2025. Si tratta di una preparazione a base vegetale in grado di imitare le caratteristiche organolettiche e visive delle tradizionali uova di gallina. Questo prodotto, già presente nei supermercati, ha acquisito nuova rilevanza a causa dell’influenza aviaria che ha colpito gli Stati Uniti, causando un aumento vertiginoso dei prezzi delle uova di gallina e spingendo i consumatori verso opzioni più economiche come quelle vegetali.

In parallelo, i social media hanno contribuito a diffondere il fenomeno, con molti creator italiani che esplorano ricette innovative, utilizzando sia prodotti già pronti che ingredienti freschi per creare le proprie versioni di uova vegane. In questo contesto, è interessante capire quali siano le differenze tra un uovo vegano industriale e uno fatto in casa, e se questa scelta possa essere considerata salutare. A questo proposito, abbiamo intervistato Jessica Falcone, biologa nutrizionista presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

Che cos’è l’uovo vegano

Secondo la dottoressa Falcone, l’uovo vegano rappresenta una reinterpretazione vegetale dell’uovo tradizionale, cercando di replicarne la consistenza e le proprietà organolettiche. Le varianti di questo prodotto possono differire notevolmente a seconda degli ingredienti utilizzati e del metodo di preparazione. Ad esempio, se si consuma solo l’albume dell’uovo di gallina, si assume esclusivamente la parte proteica, mentre un uovo di quaglia presenta caratteristiche diverse rispetto a quello di gallina. La versatilità degli ingredienti utilizzati per creare le uova vegane permette di ottenere un’ampia gamma di prodotti, ciascuno con le proprie peculiarità.

Composizione dell’uovo vegano industriale

Le differenze tra le varie tipologie di uovo vegano sono molteplici, in particolare per quanto riguarda le preparazioni industriali. Analizzando le etichette dei prodotti disponibili nei negozi specializzati e online, è emerso che alcuni uova vegane sono realizzate con farina di lenticchie gialle, mentre altre utilizzano farina di lupino. Inoltre, non è raro trovare prodotti contenenti coloranti, conservanti e aromi, non sempre chiaramente specificati. La dottoressa Falcone avverte che, sebbene queste preparazioni possano essere di buona qualità, la presenza di conservanti e sale, insieme a coloranti artificiali, rende le uova vegane industriali dei prodotti processati, il cui consumo dovrebbe essere moderato.

Come scegliere l’uovo vegano industriale

Quando si tratta di scegliere un uovo vegano industriale, la dottoressa Falcone consiglia di prestare attenzione all’etichetta. È fondamentale che il prodotto contenga sempre una base proteica, come farina di lenticchie o legumi, e che non abbia un contenuto eccessivo di sale o coloranti. La nutrizionista sottolinea che non è un singolo alimento a costituire una minaccia per la salute, ma piuttosto l’insieme delle scelte alimentari. Pertanto, se si desidera provare un uovo vegano già pronto, si tratta comunque di un’opzione per aumentare il consumo di vegetali.

Preparazione dell’uovo vegano “casalingo”

Le ricette casalinghe per realizzare un uovo vegano sono generalmente basate su ingredienti come tofu, farina di lenticchie gialle, latte vegetale e amido di mais per addensare. La dottoressa Falcone evidenzia che queste preparazioni possono essere un ottimo esempio sia per vegani che per onnivori, poiché offrono un modo creativo e sano per variare la dieta. Inoltre, poiché replicano il sapore e la consistenza delle uova tradizionali, possono rappresentare una scelta interessante anche per chi desidera adottare pratiche più sostenibili.

Benefici dei prodotti vegani confezionati

È importante ricordare che un’alimentazione ricca di vegetali, come quella tipica della dieta mediterranea, è fondamentale per la prevenzione delle malattie. La dottoressa Falcone sottolinea che è sempre consigliabile consumare cibi il più possibile naturali, limitando i prodotti processati e ultra processati, una regola valida per tutti gli alimenti, siano essi di origine animale o vegetale, come l’uovo vegano o i salumi vegetali. Ogni prodotto ha le sue peculiarità, quindi è essenziale leggere attentamente le etichette e mantenere una dieta varia e bilanciata. Con 14 pasti principali a settimana, ci sono molte occasioni per diversificare l’alimentazione.