I rappresentanti degli Stati membri dell’Unione Europea si sono riuniti il 15 gennaio 2025 al Comitato speciale Agricoltura, dove hanno adottato un importante mandato negoziale. Questo provvedimento riguarda la proposta della Commissione Europea, finalizzata a rafforzare la posizione degli agricoltori all’interno della filiera agroalimentare. L’intervento si basa su una modifica del regolamento sull’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (Ocm) nell’ambito della Politica Agricola Comune (Pac).
Nella proposta presentata a dicembre 2024, le Capitali europee hanno richiesto una maggiore flessibilità riguardo all’obbligo di stipulare contratti scritti. In particolare, si prevede l’introduzione di deroghe per le piccole imprese e per le consegne di valore limitato, fissato entro i 20.000 euro. Questa modifica mira a semplificare le procedure per le aziende minori, che spesso si trovano a dover affrontare oneri burocratici eccessivi.
Inoltre, la Commissione Europea aveva suggerito che la clausola di revisione nei contratti a lungo termine potesse essere attivata dopo sei mesi. Tuttavia, i rappresentanti degli Stati membri hanno proposto di estendere questo termine a dodici mesi, per consentire una maggiore adattabilità alle diverse realtà nazionali.
Un altro punto cruciale discusso durante l’incontro riguarda i meccanismi di mediazione per risolvere eventuali controversie contrattuali. Gli Stati membri hanno manifestato la volontà di rendere tali meccanismi volontari, contrariamente alla proposta della Commissione, che prevedeva l’obbligatorietà. Questa scelta è stata motivata dalla necessità di ridurre gli oneri amministrativi e di rispettare le specificità dei vari Stati membri.
Per garantire un’adeguata implementazione delle nuove norme, gli Stati membri hanno richiesto un periodo di transizione di due anni, anziché i diciotto mesi inizialmente proposti. Questa estensione è vista come essenziale per consentire alle imprese di adattarsi alle modifiche normative senza subire impatti negativi sulla loro operatività.
Con l’adozione di questo mandato, il Consiglio dell’Unione Europea si prepara a iniziare i negoziati, in attesa che il Parlamento Europeo definisca la propria posizione. L’obiettivo finale è quello di raggiungere un accordo che possa effettivamente sostenere e valorizzare il ruolo degli agricoltori all’interno della filiera agroalimentare.