Vitamina B12: funzioni, fonti alimentari e modalità di assunzione

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La vitamina B12 rappresenta un nutriente cruciale per il benessere umano, e comprendere le sue funzioni, le fonti alimentari e le modalità di assunzione è essenziale per mantenere una buona salute. La carenza di questa vitamina è una delle più comuni, spesso causata da abitudini alimentari scorrette, esclusione di certi gruppi alimentari, consumo di alcol o assunzione di determinati farmaci. Un ulteriore fattore che incide negativamente sull’assorbimento della vitamina B12 è l’età: dopo i 50 anni, l’efficienza dell’organismo nell’assimilare questa vitamina diminuisce, aumentando il rischio di carenze che possono portare a disturbi vari, dalle malattie cardiovascolari al declino cognitivo. Per approfondire la questione, abbiamo interpellato Francesca Cipolli, biologa nutrizionista, e Giovanni Gravina, medico chirurgo specialista in endocrinologia e malattie metaboliche, entrambi attivi presso la casa di cura San Rossore di Pisa.

La vitamina B12: definizione e origine

La vitamina B12, conosciuta anche come cobalamina, è una vitamina idrosolubile che non può essere prodotta autonomamente dall’organismo umano, poiché è sintetizzata solo da specifici batteri e microrganismi. La nutrizionista Francesca Cipolli sottolinea l’importanza di assumere questa vitamina attraverso il consumo di alimenti specifici, dato che la carenza può portare a gravi conseguenze per la salute.

I benefici della vitamina B12 per la salute

Secondo l’endocrinologo Giovanni Gravina, la vitamina B12 è fondamentale per numerose funzioni vitali, tra cui la produzione di globuli rossi, il corretto funzionamento del sistema nervoso, la protezione cardiovascolare, il metabolismo dei nutrienti e la produzione di energia. Mantenere livelli adeguati di questa vitamina è cruciale per evitare carenze che possono sfociare in disturbi come anemia, problemi neurologici, depressione e malattie cardiache. È particolarmente importante per le donne in gravidanza e per la salute ossea.

Fonti alimentari della vitamina B12

La vitamina B12 si trova prevalentemente negli alimenti di origine animale, che accumulano questa vitamina attraverso la loro alimentazione o tramite la flora batterica intestinale. La nutrizionista Cipolli evidenzia che le carni bianche e rosse, il pesce, i frutti di mare, il latte e i suoi derivati, e le uova sono le principali fonti di B12. Tra gli alimenti più ricchi vi sono le vongole, l’aringa, la trota, lo sgombro, il salmone, la mozzarella di bufala, il pollo, il latte e lo yogurt.

Riconoscere i sintomi della carenza di vitamina B12

La carenza di vitamina B12 può colpire chiunque, ma alcune categorie di persone sono più vulnerabili. Le cause possono derivare da una dieta inadeguata, difficoltà di assorbimento o altre condizioni mediche. Giovanni Gravina indica che i soggetti a rischio includono vegetariani e vegani, anziani, persone con malattie gastrointestinali come la colite ulcerosa e il Morbo di Crohn, e coloro che assumono farmaci che interferiscono con l’assorbimento della vitamina. La carenza può manifestarsi con sintomi gastrointestinali, anemia, disturbi dell’umore, stanchezza, debolezza e difficoltà respiratorie. Se non trattata, può causare danni irreversibili al sistema cardiovascolare e al sistema immunitario.

Esami per diagnosticare la carenza di vitamina B12

In caso di sospetto deficit di vitamina B12, è consigliabile eseguire un emocromo completo e analisi dei livelli sierici di vitamina B12 e folati. Se i risultati non sono chiari, il medico può prescrivere ulteriori test per valutare i livelli di MMA (acido metilmalonico) e omocisteina, oltre a esami per la funzionalità enzimatica.

Fabbisogno giornaliero di vitamina B12

Secondo i Livelli di Assunzione di Riferimento per la popolazione italiana (LARN), il fabbisogno medio di vitamina B12 per adulti è di 2,4 mg al giorno. Chi segue diete vegane o vegetariane dovrebbe variare le scelte alimentari, optando per alimenti fortificati con vitamina B12, come bevande vegetali e cereali. È fondamentale monitorare i livelli di vitamina B12 e considerare l’integrazione con specifici integratori se necessario.

Tipologie di integratori di vitamina B12

In commercio esistono diverse forme di integratori di vitamina B12. La cianocobalamina è la più comune, ma il corpo deve convertirla in forma attiva. La metilcobalamina è già attiva e più facilmente utilizzabile. L’idrossicobalamina è indicata in caso di carenze gravi, spesso somministrata tramite iniezioni. La cobalamina sublinguale consente un’assimilazione rapida. Alcuni integratori possono contenere anche altri micronutrienti, come l’acido folico, per migliorare l’assorbimento. È sempre consigliato consultare un medico prima di iniziare qualsiasi integrazione, per determinare la dose e la forma più adatta alle proprie esigenze.